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Urbano Cairo, il passo in avanti: "Io sindaco di Milano, perché no?"

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Un Urbano Cairo a tutto campo, quello che si sbottona a Un giorno da pecora, la trasmissione in onda su Rai Radio 1. Parla di televisione, smentisce l'interesse per Mediaset ma conferma la sua passione professionale per Federica Sciarelli, dunque si spende in un plauso a Giorgia Meloni, "si impegna molto... un plauso per la politica estera. Quindi il calcio, lui che è presidente del Torino: "Buongiorno al Milan? No, non lo vendo, io lo voglio tenere e lui vuole restare. Sta crescendo moltissimo".

Ma, intervistato da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, ecco che Urbano Cairo si è sbottonato su un punto che, forse, è destinato a far più rumore di tutti gli altri: lui candidato sindaco a Milano? "Perché no...". Già, il presidente di Rcs non si tira indietro. Nell'intervista si è infatti tornati al 2015, quando Cairo incontrò il segretario della Lega, Matteo Salvini, per parlare dell'ipotesi di una sua candidatura a sindaco di Milano per il centrodestra. "Ci siamo visti e mi ha chiesto se era una cosa che poteva interessarmi. Milano è la mia città e poteva essere una cosa bella. Poi non era possibile perché ero impegnato col mio lavoro e stavo pensando di prendere Rcs dunque poi ho rinunciato. Ma non so se sarei stato adatto a farlo con Salvini sinceramente".

 

Ma era il 2015. Ora siamo nel 2023 e sono passati otto anni. E infatti, Cairo aggiunge: "Ammesso che avessi vinto, sarebbe stato bellissimo fare il sindaco di Milano". E oggi, lo farebbe: "Perché no, adoro la mia città", chiosa Cairo. In ogni caso, dopo il passo in avanti, ecco un'altra battuta politica: "Meglio fare il sindaco, il governatore o il premier? Mi sa la terza". E ancora: "Io di centrosinistra o centrodestra? Io sono di centro, proprio di centro", conclude e taglia corto Urbano Cairo.

 

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