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M5s, ora i grillini puntano sull'ecospiritualità: "Le connessioni dell'uomo"

Salvatore Dama
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Gli sciamani. I druidi. Gli Apache. La filosofia della meditazione. L’esoterismo. L’intelligenza animale e gli Ufo. Sì, bisogna ammetterlo: i grillini avevano smesso di stupirci. Nel giro di pochi anni sembravano aver subito un rapido processo di normalizzazione. Passati brutalmente dal “noncielodicono” degli esordi a un cinico razionalismo. L’inseguimento della polemichetta del giorno. La visione di cortissimo respiro. Lo scontro con l’avversario politico sulle misere faccende umane di questi disgraziati tempi. Borghesi come gli altri. Assorbiti dagli ingranaggi che dovevano inceppare. Vero: i Cinquestelle avevano perso il senso del metafisico. Dell’inspiegabile. Del grande disegno imperscrutabile che muoveva i fili del sistema, ma non loro, i matrix.

Poi, all’improvviso, una luce. Che si accenderà martedì alla Camera dei deputati. La Sala del Refettorio, grazie all’iniziativa della deputata grillina Carmen Di Lauro, sarà teatro di un convegno dal titolo: “Istituzione della giornata mondiale dell’ecospiritualità. Animalismo, alimentazione vegan, ecologia e cultura dei popoli naturali”. Rieccoli, i nostri ragazzi. Intanto, cos’è l’ecospiritualità? Googliamo: «Una manifestazione della connessione spirituale tra gli esseri umani e l’ambiente». Ok, quindi il resto viene da sé. Celebrare l’ecospiritualità significa: amare gli animali quelli vivi, non quelli cotti al forno con contorno di patate -; cibarsi solo di frutta, ortaggi, verdura e cereali; connettersi con la natura e con l’eredità delle popolazioni autoctone. L’ecospiritualità - sbirciamo sempre da Google - è una filosofia fondata dallo scrittore Giancarlo Barbadoro. Che ha lasciato, ai suoi apostoli grillini, una sterminata produzione letteraria di suggestioni: dalla tradizione druidica all’antica filosofia della meditazione, dalla comprensione della cultura dei popoli naturali alla vita extraterrestre. Altro che riforma del premierato e bonus 110.

 

 

Ora due note biografiche sulla promotrice dell’iniziativa. Carmen Di Lauro non è nuova a questi slanci, cose che riconciliano i 5s con il proto-grillismo. Nella scorsa legislatura, insieme a un’altra collega hippie (Dalila Nesci), aveva chiesto che Montecitorio, oltre a occuparsi dei bisogni materiali dei deputati - indennità, diaria, telefono, trasporti, computer, wifi -, si prendesse cura anche del loro benessere interiore. Ed ecco l’ideona: organizzare dei gruppi di yoga. Con la richiesta, all’epoca fatta al presidente Roberto Fico (un amico), di allestire una apposita sala della meditazione. «Viviamo in una società disumanizzata», aveva motivato Di Lauro, «trascorriamo la maggior parte del nostro tempo tra lavoro, computer, tablet, smartphone. Perdiamo il contatto con la nostra interiorità e con il momento presente».

 

 

Certo, va detto che Carmen non è proprio una che si lascia assorbire dalla routine. Risulta essere una delle deputate più assenti. Ha saltato una votazione su due. Ma, al Corriere del Mezzogiorno, ha spiegato di aver avuto problemi personali, di aver inviato certificati medici, che però la Camera non ha registrato. Non ci sarà solo Di Lauro, ovviamente. Il convegno sarà introdotto dal vice presidente della Camera Sergio Costa (M5s) e parteciperanno vari esponenti, tra cui i consiglieri comunali Linda Meleo e Daniele Diaco. Che in una nota spiegano: «L’ecospiritualità è una filosofia che si ispira alla Natura, intesa non solo nella manifestazione dei suoi cicli naturali, ma anche nella sua accezione mistica, depositaria di un grande mistero cosmico». Sì, sono tornati.

 

 

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