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Conte sfida Schlein, Landini federatore? "Il jolly nel suo taschino"

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Le mosse di Giuseppe Conte, sempre più vicino a Maurizio Landini e Cgil, si spiegano in un appunto che all'interno del Movimento 5 Stelle attribuiscono a Rocco Casalino, ex portavoce del fu premier nonché possibile candidato alle Europee. Sarebbe stato lui, negli ultimi giorni, a fissare i paletti della comunicazione pentastellataDi più, perché per il Corriere della Sera avrebbe addirittura dettato quello di cui parlare e quello su cui tacere, i punti su cui insistere e quelli su cui soprassedere.

L'appunto, trasmesso per via orale a tutti i parlamentari Cinquestelle più attivi sui social e in tv, in sostanza suona così: "Si parla di lavoro, lavoro, lavoro. L’opposizione a Giorgia Meloni la si fa sul terreno sociale e non sulla Rai o sulla politica estera. L’obiettivo è occupare lo spazio 'sociale' alla sinistra del Pd; per cui bisogna evitare discussioni su Sanremo, su Mara Venier, su Ghali e lasciare ad altri la questione mediorientale...".

 

 

Da qui il faccia a faccia segretissimo tra Conte e Landini. Un incontro che in men che non si dica era sulla bocca di tutti, scatenando l'ira del Pd. La competizione dunque non manca in vista delle Europee. "Il Pd - riferisce un trillino vicino al leader - s’era ripreso la sinistra dopo il suo congresso; adesso proviamo a riprenderci da Schlein quello che Schlein aveva sottratto a Conte". Ma non solo, perché il fu avvocato del popolo nel taschino avrebbe un jolly che si chiama Landini. Tradotto: se ci fosse un federatore possibile tra Pd e M5S, non è escluso che questo possa essere proprio il segretario della Cgil.

 

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