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Vannacci contestato a Napoli, caos in strada: ecco chi vuole il bavaglio

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Tensioni a Napoli tra le forze dell’ordine e un gruppo di ragazzi sceso in strada per contestare la presenza in città di Roberto Vannacci, candidato della Lega alle elezioni europee, che a breve presenterà il libro "Il mondo al contrario" nel teatro Iav di via Nazario Sauro. Gli attivisti si sono dati appuntamento in piazza del Plebiscito, dove hanno esposto cartelli con la scritta "Cacciamolo" e "Vannacci fuori da Napoli", spostandosi poi verso il punto dove Vannacci è atteso a breve. Massiccia la presenza delle forze dell’ordine in un lungomare blindato. Intanto Vannacci è tornato sulla "patente" di antifascista che la sinistra continua a chiedere: "Non mi sono mai definito antifascista. Non credo che sia utile, non è richiesto da nessuna norma o da nessuna legge".

E ancora: "Il fascismo è finito 100 anni fa - aggiunge il generale - non si è anti qualcosa che non esiste. Il giuramento che prestano, sia i politici che i militari, non richiede di dichiararsi antifascisti. Questa è una dichiarazione pretestuosa, che serve ad alcune persone per assegnare una certificazione di qualità di cittadini di serie A o di serie B. Ritengo strumentale che si chieda a qualcuno di dichiararsi antifascista, è un periodo storico concluso e terminato".

Infine ha aggiunto: "Purtroppo capita che nella democrazia nella quale viviamo, i locali che ospitano le mie presentazioni vengano addirittura minacciati. È successo a Verona, dove il proprietario ha dovuto desistere, è successo a Mantova dove hanno rinunciato ma la presentazione verrà spostata in un altro locale. Anche questa tecnica di cercare di censurare, di attribuire frasi che non sono quelle vere, si sta rivelando un’attività totalmente controversa e che suscita risultati opposti a quelli che si propone. Ringrazio i contestatori, che danno ulteriore lustro e importanza a questo evento. Invito queste persone a venire in questa sala e a rappresentarci i loro pensieri, le loro critiche, le loro idee. Non mi sono mai sottratto al confronto. Questo invito lo faccio sempre ma ha poco successo. E ringrazio le forze dell’ordine, che sono sempre presenti". 

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