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Massimo Giannini, ora la chat sbarca su Facebook

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Salvatore Dama
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«È sempre 25 aprile», come titolo, fa un po’ l’effetto del giorno della Marmotta. Per chi se lo ricorda, il film di Bill Murray in cui il protagonista finisce in un loop temporale e rivive, ogni giorno, lo stesso giorno. E, ironia, è un plot che ricorda un po’ la storia recente della sinistra italiana, tormentata dai déja vù. Quanti, nella iniziativa di Massimo Giannini (dopo la ricapitoliamo) ci rivedono i “girotondi” di Nanni Moretti o il “Popolo viola” o le “sardine”? Forse è più un copia/incolla della versione morettiana, a pensarci bene, perché quella odierna, come allora, è una rivolta delle élite di sinistra contro il principale partito della sinistra, colpevole di non sapersi opporre a mestiere contro un governo di “oppressori”. All’epoca il “despota” era Silvio Berlusconi. Oggi c’è Giorgia Meloni. Ma cambia poco.

Piccolo recap degli eventi: nel giorno della Liberazione l’editorialista di Repubblica crea una chat di gruppo su Whatsapp invitando qualche centinaio di conoscenti. Tutti antifascisti certificati. La cosa in poche ore prende piede. Iniziano a girare screenshot di autorevolissimi che sacramentano contro il governo dei fasci, ma anche di altrettanto stimati che scazzano tra di loro. Comunque alla fine si decide che la chat è troppo poco. Ci vuole un gruppo su Facebook. Ed eccolo qua: «È sempre 25 aprile».

 

 



Gli “ottimati” di Giannini vogliono spiegare a Elly Schlein come si fa a rappresentare la “vera sinistra”. E, a guardarla bene, questa iniziativa, come quelle passate, è più un regolamento di conti interno, un atto di accusa verso il Pd, che una sfida a chi siede a Palazzo Chigi. Pure lo strumento scelto per organizzare la “resistenza 2024” è tutt’altro che inclusivo. C’è chi propone di fare un giornale, chi un partito. Nel frattempo, nasce un gruppo su Fb, ma chiuso, riservato ai suoi 983 iscritti, dove la circolazione delle idee rimane un fatto per pochi. E chissà se i server del signor Zuckerberg reggeranno il peso di tanto ego ammassato tutto insieme.

 

 

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