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Anna Maniscalchi, candidata leghista aggredita a buttata a terra da un gruppo di stranieri

Michele Zaccardi
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Stava entrando in macchina, dopo un incontro per la campagna elettorale, quando è stata insultata e scaraventata a terra. È successo a Prato ieri mattina, poco prima di mezzogiorno, ad Anna Maniscalchi, candidata al consiglio comunale della città toscana con la Lega. La donna, ha reso noto il Carroccio in una nota, è stata «brutalmente aggredita e sbattuta a terra da un gruppetto di persone con tratti e accento stranieri, presumibilmente coinvolti in attività di spaccio».
L’aggressione è avvenuta mentre Maniscalchi stava aprendo la sua auto, dopo aver parlato con un passante che portava a passeggio il cane. Gli aggressori, visti i biglietti relativi alla campagna elettorale, prosegue la nota della Lega, «l’hanno apostrofata quale “fascista” e scaraventata a terra». L’episodio è avvenuto nel parcheggio del parco di Galceti, in prossimità del torrente Bardena. Maniscalchi, che è anche attivista per i diritti degli animali, si è poi recata al pronto soccorso, dove è stata medicata. Le sue condizioni, spiega la Lega, «non destano preoccupazione, malgrado il dolore e qualche contusione riportata nella caduta e lo stato di disarmante choc nel quale Maniscalchi si trova, pur decisa a proseguire nella campagna elettorale».

 



Nel pomeriggio si è recata in Questura per la denuncia. Ad accompagnarla, il segretario della Lega Daniele Spada, che ha espresso vicinanza alla candidata e ha puntato «l’indice sulla causa prima di tanta violenza, ovvero la presunzione della sinistra di essere sempre e comunque dalla parte giusta e di coprire le proprie mancanze, per non dire convenienze, chiamando fascisti coloro che non la pensano in un certo modo e chiamando accoglienza quella che non lo è e non lo sarà mai». «Si è superato il segno» ha aggiunto, siamo «andati oltre lo spaccio, il furto o il bighellonaggio, che va a discapito pure dei tanti immigrati che condividono valori e impegno del nostro Paese, e siamo di fronte a persone che hanno imparato la lezione della sinistra: basta definir fascista il prossimo per coprire i propri errori e le proprie mancanze».

Durissima anche la condanna che è arrivata dall’europarlamentare leghista Susanna Ceccardi. «Totale solidarietà e vicinanza alla nostra Anna Maniscalchi, candidata al consiglio comunale per la Lega a Prato, vittima di una violenta aggressione da parte di un gruppo di cittadini stranieri» ha dichiarato Ceccardi. «Un episodio gravissimo e inqualificabile per il quale auspico vengano quanto prima individuati e puniti severamente i responsabili» ha aggiunto, ricordando come sia «inconcepibile che nel 2024, in Italia, una candidata venga insultata e picchiata perché porta liberamente avanti le sue idee politiche». Secondo l’europarlamentare «c’è un brutto clima in questa campagna elettorale, un clima avvelenato dovuto anche al fatto che c’è una parte di sinistra che tende a demonizzare l’avversario in modo volgare e irresponsabile. E questa demonizzazione fa sentire delinquenti semplici e frange politiche estremiste in diritto di compiere ogni nefandezza, come quella di cui è rimasta vittima Anna». «Il rispetto delle regole» ha aggiunto, «deve tornare al primo posto e deve valere per tutti, italiani e stranieri. Ad Anna mando un augurio di pronta guarigione e un grande abbraccio. Sono sicura che andrà avanti con ancor più determinazione nella sua campagna elettorale».

 

 

 

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