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Europee, l'indice del crimine: la classifica delle città italiane condanna il Pd

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Mentre la sinistra punterà tutto, ancora una volta, sul green e i diritti alle minoranze, saranno la sicurezza e l'immigrazione due dei punti chiave dei programmi dei partiti di centrodestra per le Europee di giugno, sia per Forza Italia e Ppe, sia per Fratelli d'Italia (ECR, conservatori e riformisti europei) sia per la Lega (Identità e democrazia). I numeri e i sondaggi confermano come la qualità della vita nelle città italiane sia uno dei criteri più pesanti nelle scelte degli elettori. 

In questo senso, le indicazioni fornite dall'ultima classifica elaborata dal Sole 24 Ore nei mesi scorsi sulle città più insicure d'Italia sembrano politicamente chiarissime. E molto, molto pesanti. 

Le prime tre città nell'Indice della criminalità 2023 sono infatti Milano, Rimini e Roma, tutte amministrate dal Pd. Al quinto posto c'è peraltro Firenze, altro "fiore all'occhiello" dei progressisti. Non proprio un grande biglietto da visita per il principale partito del centrosinistra che si candida ad alternativa di governo contro Giorgia Meloni. A Milano, solo per fare un esempio, nel 2022 sono stati 6.991 i reati denunciati ogni 100mila abitanti, con denunce in crescita del 3,5% anche nel primo semestre 2023 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

La classifica tiene conto soprattutto di reati come omicidi, violenze sessuali, furti e rapine. Nella stragrande maggioranza di questi casi, i reati sono legati alla immigrazione irregolare. Un degrado generale a cui le amministrazione dem nel migliore dei casi sembrano non essere in grado di porre un argine. Nel peggiore, semplicemente non interessati, considerando la questione sicurezza secondaria rispetto a temi più "da copertina". E pensare alle piste ciclabili di Milano non è un semplice slogan elettorale.
 

 

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