Il declino del Re Solo e l'ascesa di Giorgia
Il finale del G7 è la rappresentazione di un’ascesa e di un declino. Da una parte, un leader che ha vinto e convinto, dall’altra un sistema politico in piena «nevrosi». In Italia un esempio di stabilità e continuità del governo; in Francia un Presidente che si credeva Re Sole ed è finito a interpretare il Re Solo che ha battezzato due primi ministri e poi di fronte al crollo elettorale ha sciolto il Parlamento. A Roma il presidente del Consiglio orchestra un G7 con un format aperto al Sud Globale e ai leader emersi e emergenti (Na rendra Modi, Javier Milei), indicando la rotta all’Occidente e ospitando per la prima volta il Papa; a Parigi va in scena la tragicommedia dell’ammucchiata a sinistra con un ex presidente (...)
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