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Elly Schlein attacca Giorgia Meloni? Tre autogol in poche ore

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Elly Schlein oggi straparla. Sarà l'aria dell'estate, sarà pure la scenetta davanti alla Corte di Cassazione per la consegna delle firme per il referendum contro l'Autonomia, sta di fatto che la segretaria del Pd in questo 5 luglio quando apre bocca combina un guaio. Partiamo dall'ennesimo sproloquio che unisce Fanpage, l'antifascismo e Giorgia Meloni: "Sulla vicenda di Gioventù nazionale ho trovato insufficienti le parole della presidente del Consiglio. Dovrebbe ringraziare Fanpage e utilizzare quelle immagini per cacciare tutte quelle persone dal suo partito. Viene il dubbio che non ci sia la forza né il coraggio di recidere il cordone ombelicale con la storia di provenienza".

Probabilmente la leader del Pd non ha letto nemmeno una riga della lettera di Giorgia Meloni indirizzata ai dirigenti di FdI e soprattutto non ha nemmeno ascoltato le parole e gli interventi della leader di FdI in tutti questi anni in cui, con parole chiarissime, si è detta lontana anni luce dall'ideologia fascista. E a questo punto riportiamo qui un passaggio della missiva del premier ai vertici del suo partito. La Meloni ha spiegato che linea del suo partito "è da sempre molto chiara. Nel 2019 abbiamo aderito con totale convinzione alla risoluzione del Parlamento Europeo 'sull'importanza della memoria europea per il futuro dell'Europa', con la quale si condannavano senza esitazione tutte le dittature del '900 (nazismo, comunismo e fascismo). Un passaggio doveroso e necessario a superare l'odio che ha attraversato l'Europa e guardare a un futuro di pace e libertà". Schlein non ha letto nulla di tutto ciò? Ma andiamo avanti.

 

La Schlein parla anche del ministro del Turismo, Daniela Santanché: "Dopo il secondo rinvio a giudizio continuiamo a chiedere un passo indietro di una ministra accusata di truffa aggravata ai danni dello Stato". Ma siamo davanti a una richiesta di rinvio a giudizio. Tant'è. Infine in questo tris da propaganda non poteva mancare un intervento su Giovanni Toti: "Si deve dimettere, è assurdo che non si sia ancora dimesso, non può tenere bloccata l’intera regione. E stiamo aspettando che la presidente del Consiglio firmi un atto dovuto, la sospensione, non ci sono precedenti di attese così lunghe di un atto dovuto". La vera domanda da girare alla Schlein è una sola: perché dovrebbe farlo? Le ricordiamo che è solo indagato, ancora non è nemmeno arrivata alcuna condanna. Son dettagli per Elly...

 

 

 

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