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Ma che fascistoni questi etruschi: tra storia e ideologia

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Alberto Busacca
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Che fascisti questi etruschi. O forse no, in fondo erano quasi di sinistra... Per quanto ci si sforzi di raccontare la storia in maniera oggettiva, alla fine, volenti o nolenti, l’epoca in cui viviamo e la nostra visione del mondo influenzano il nostro modo di leggere il passato. Il caso degli etruschi, in questo senso, è illuminante. Lo spiega bene Andrea Avalli, ricercatore presso la Scuola superiore di Studi storici di San Marino, in un saggio intitolato Il mito della prima Italia. L’uso politico degli Etruschi tra fascismo e dopoguerra (Viella, pp. 336, euro 29), di cui ha scritto ieri anche Avvenire.

Ora, il punto è questo: gli etruschi, durante il ventennio fascista, hanno avuto un nuovo momento di gloria. Tanto che nel 1926, a Firenze, è stato anche organizzato il primo “Convegno nazionale etrusco” (per gli appassionati del genere, gli atti del convegno si trovano online sul sito www.studietruschi.org). In quell’occasione venne esposto anche il “fascio di Vetulonia”, ritrovato nel 1898 da Isidoro Falchi, un oggetto a forma di fascio composto da un gruppo di verghe con in mezzo un’ascia bipenne. Il senso è chiaro, anche simbolicamente: creare una sorta di legame tra l’antico popolo e il nuovo regime.

Ecco, il fatto è che gli etruschi questa non richiesta simpatia dei fascisti nei loro confronti l’hanno pagata. Perché dopo, caduto Mussolini, sono stati messi un po’ in disparte. Come se fossero stati davvero delle camicie nere ante-litteram. Considerati polverosi e reazionari in un’Italia concentrata sul futuro e sulla crescita economica. Alla fine, fortunatamente, qualcuno ha comunque provato a recuperarli, presentandoli non più come “camerati” ma come un popolo perseguitato dai romani, come gli indiani d’America vittime dei colonizzatori o gli ebrei uccisi dai nazisti.

La realtà, come dicevamo all’inizio, è che è impossibile guardare al passato senza farsi condizionare dalle proprie idee e senza cercare di fare paragoni, che sono solitamente molto rassicuranti... e così gli spartani diventano un popolo di destra, mentre la civiltà della valle dell’Indo, parliamo dell’India dell’antica età del bronzo, sarebbe uno dei primi esempi di comunismo. Come gioco, alla fine, è anche divertente. Un’unica avvertenza: nessuno dica a quelli del Pd che i fascisti erano già in giro centinaia d’anni di prima di Cristo. Potrebbero crederci davvero...

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