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Serracchiani, l'orrore contro Toti: "Chiedo per un amico", travolta dalle critiche

sabato 13 luglio 2024

3' di lettura

"Chiedo per un amico". Debora Serracchiani, big del Pd ed ex capogruppo alla Camera dei dem prima della presa del potere al Nazareno di Elly Schlein, su X lancia l'ultima provocazione contro Giovanni Toti: "Un indagato agli arresti domiciliari con divieto di comunicazione esterna con qualsiasi mezzo (telefonia fissa o mobile, email, social network), può lanciare papelli a mezzo stampa?".

Il riferimento è alla lettera inviata al suo legale dal governatore della Liguria, indagato per corruzione e agli arresti domiciliari da oltre due mesi, dopo che il Tribunale del Riesame pochi giorni fa ha nuovamente respinto la sua richiesta di venire liberato. Una sentenza, quest'ultima, che ha sollevato ulteriori polemiche anche per le motivazioni: "Non capisce le accuse", hanno scritto nero su bianco i magistrati per sostenere il pericolo di reiterazione del reato. "Se così fosse sarei infermo di mente", è uno dei passaggi più crudi e dolenti della lettera di Toti. 

Secondo Bruno Cassese i domiciliari a cui è costretto Toti sono "irragionevoli dal punto di vista Costituzionale". Nel suo editoriale sul QN, anche Bruno Vespa si scaglia duramente contro i giudici genovesi. E la vicenda ha sollevato dubbi anche nello stesso centrosinistra: pochi giorni fa il leader dei Libdem Andrea Marcucci, ex compagno di partito della Serracchiani, ha chiesto di mobilitarsi e indignarsi per Toti (e per la politica) proprio come tanti compagni hanno fatto per Ilaria Salis.

Un appello, quello di Marcucci, che ha evidentemente lasciato indifferente l'ex governatrice del Friuli Venezia Giulia. E il suo post su X ha scatenato rabbia e critiche, anche da utenti simpatizzanti del centrosinistra. 

"Cara Debora - le replica Augusto Minzolini - la violazione delle norme che poni sono una pulce rispetto all’elefante che sono le violazioni costituzionali (Cassese docet) che il caso Toti pone. E in questi casi è meglio non avere visioni di parte perché nessuno sa cosa ci riserva il domani". Qualcuno le fa notare: "Non mi pare che stia al 41 bis". E ancora, tra sarcasmo e politica: "Giusto! Molto meglio andare a 'salutare' i boss al 41 bis in carcere", con ovvio riferimento all'anarchico Alfredo Cospito. "Brutta cantonata… chiederei scusa e licenzierei un smm a caso fossi in lei", le consiglia un utente. "Bello vederla per un istante e bloccare per non ritrovarla mai più", "Papelli. E ci possiamo fermare qui dal piangere pensando a chi è messo in mano il Pd", "Deve vergognarsi! Lei però non Toti...", "Chiedi per un amico dove hai studiato diritto? Dovresti essere in prima linea a chiedere giustizia per un uomo che sono a prova contraria è innocente!", "Ci sono dei diritti che non sono negati neanche agli assassini, L'accanimento verso Toti mi puzza un po'", "Un magistrato può dichiarare che Toti 'non ha compreso la gravità del reato che ha commesso'? Che ha commesso, non di cui è accusato! Chiedo per me, ex votante di Pd e pure simpatizzante della Serracchiani quando non era giustizialista, o, almeno, così pareva...".

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