Centrodestra, dalla giustizia alla Finanziaria: tutti i nodi da sciogliere
È decisamente giunto il momento di prestare attenzione alla fastidiosa spia rossa che inizia a lampeggiare sul cruscotto della macchina del centrodestra. Nulla di catastrofico, intendiamoci. E – nella logica costruttiva che ci anima qui a Libero – va immediatamente segnalato ciò che invece dovrebbe rassicurare i dirigenti di Fdi, Lega e Fi. Alle elezioni europee, l’8-9 giugno scorso, gli italiani hanno ridato fiducia ai tre partiti della maggioranza. Forse senza entusiasmo («l’amore che strappa i capelli è perduto ormai», cantava De André), forse con un po’ di disincanto: ma con una razionale conferma dell’investimento politico che gli elettori avevano compiuto a settembre 2022. Dunque, il bene più importante in democrazia, cioè il consenso, c’è ancora per il centrodestra. Tuttavia, comincia anche a esserci una quantità non piccola di nodi e di problemi. (...)