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Arianna Meloni, ricordate il dossieraggio? "Tac, chi spazza via le pernacchie della sinistra"

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I giornali di sinistra non ritengono credibile la tesi del complotto contro Arianna Meloni. "Su Repubblica Filippo Ceccarelli scomoda anche Biscardi e parla di 'gombloddo', siamo al dileggio". Daniele Capezzone apre così la sua rubrica "Occhio al caffè", la rassegna politicamente scorrettissima di Libero di oggi. 

"Tutti questi frizzi, lazzi, pernacchie e ironie pesantissime - sottolinea però il direttore editoriale - tac! vengono spazzate via da quel che ricorda Cicchitto su Libero: tutta la vicenda Striano, le decine di migliaia di intercettazioni abusive, per lo più fatte su esponenti di centrodestra. Allora con un precedente simile chi se la sente di continuare a ridere e scherzare? Questo è il tema".

Materia di riflessione anche per gli altri due partiti della maggioranza. "Nella Lega ha parlato Salvini, ha detto di aver sentito Vannacci e di aver anche riso delle ipotesi sul suo nuovo partito. Lo stesso Vannacci ha smentito però a modo suo. Dice: 'No, ma non nasce un partito, nasce una associazione politica'. Voi capite che si sono sentite smentite più forti... Anche perché alcuni giornali che sono al tempo stesso ostili a Vanancci ma che ne hanno decretato il successo come Stampa e Repubblica accreditano la tesi dei lavori già parecchio aventi, addirittura con organigrammi già pronti". 

Fronte Forza Italia: "Cerca un suo spazio - chiosa Capezzone - ma è esposta, diciamolo chiaramente, a una operazione da sinistra per tentare di screditare la maggioranza. Su Libero segnaliamo l'inchiesta di Lorenzo Mottola sul 'metodo Fanpage', non sarà semplice rispondere per i colleghi".

 

 

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