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Salvini rilancia su difesa dei confini e Autonomia: Lega, la campagna d'autunno

Fabio Rubini
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Il raduno di Pontida il 6 ottobre, una manifestazione a Palermo il 18. Sono queste le prime tappe della campagna d’autunno che Matteo Salvini ha illustrato ieri ai vertici della Lega. Ma nell’agenda del leader leghista c’è molto di più.

Autonomia, immigrazione e sicurezza saranno le parole d’ordine del Carroccio da qui a metà-fine novembre e accompagneranno sia gli eventi ufficiali sia le campagne elettorali in Liguria, Emilia Romagna e Umbria. Proprio per dare una sferzata alla macchina organizzativa, già la prossima settimana Salvini potrebbe mettere mano alla batteria di vice segretari, tra i quali figurano Giancarlo Giorgetti e Lorenzo Fontana, che però hanno anche ruoli istituzionali (il primo è ministor dell’Economia, il secondo è presidente della Camera). Per questo potrebbero essere sostituiti da figure più operative e con le mani libere.

 

 

Tornando al vertice di ieri, al quale erano presenti ministri, governatori e capigruppo, si è parlato molto di Autonomia, storico cavallo di battaglia del Carroccio. Su questo argomento Salvini è stato chiaro: si va avanti spediti per tutte quelle materie che non necessitano dei Lep. Nessuna frenata. Un percorso a tappe forzate già annunciato anche dal ministro Roberto Calderoli, che per fine settembre, inizio ottobre, convocherà le regioni che hanno fatto richiesta per aprire i primi tavoli di lavoro. A proposito di Autonomia Salvini ha ribadito che nei prossimi giorni andrà a trovare Umberto Bossi, che recentemente ha spiegato di «appoggiare e supportare» la battaglia dei governatori del Carroccio.

La Lega tornerà a puntare forte su immigrazione e sicurezza, come testimonia la posizione ferma che Salvini e i suoi hanno tenuto sulla vicenda estiva dello Jus scholae improvvisamente tanto caro a Forza Italia. La linea sarà durissima, anche alla liuce dei numerosi episodi di cronaca nera di queste settimane. «Stiamo lavorando- spiega Salvini- alla revoca della cittadinanza per gli stranieri che commettono reati gravi». E in quest’ottica s’inserisce il vertice convocato per oggi a Firenze con all’ordine del giorno il dossier sicurezza nel capoluogo toscano. Salvini ha poi parlato dei temi della finanziaria. Anche qui è stato chiaro: lui per primo sa benissimo che a questo giro non si potrà chiedere la luna. Su una cosa però la posizione della Lega resterà ferma: non si accetterà nessun passo indietro su quanto fatto fino ad ora.

Poi verrà posta attenzione al taglio degli stipendi, agli investimenti sulla sanità. Sul punto è intervenuto anche il ministro Giorgetti: «Quando avremo il quadro definiremo gli interventi. Vedo tante cose di fantasia. Oltre al calciomercato c’è anche il “bilanciomercato”». Dicevamo degli appuntamenti. Al monento quelli in agenda, da segnare col circolino rosso, sono due. Il primo è il grande raduno di Pontida del 6 ottobre. Con Salvini, i ministri, i governatori e i capigruppo, sul palco ci sarà anche l’europarlamentare Roberto Vannacci, a riprova della fiducia che Salvini ripone in lui. Come sempre il raduno sarà l’occasione per dare il via alle battaglie del movimento. In primis quella delle regionali liguri, che si svolgeranno quindici giorni dopo. Dalla Lega fanno sapere che al raduno ci saranno anche «delegazioni straniere».

Il secondo appuntamento è quello del 18 ottobre a Palermo, davanti al tribunale. Quel giorno l’avvocato difensore di Salvini, Giulia Bongiorno, terrà la sua arringa al processo Open Arms- che vede imputato Salvini con l’accusa di sequestro di persona - in risposta all’arringa del Pm che si terrà a metà settembre. Per l’occasione verranno mobilitati i militanti per quelo che in Bellerio considerano «un momento cruciale e simbolico». Domenica, invece, Salvini sarà a Cernobbio per ribadire il buon governo di questi due anni.

 

 

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