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Daniele Capezzone, "il Pd deflagrato su otto posizioni diverse": sinistra a pezzi

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L'alluvione in Emilia Romagna domina i giornali, l'agenda politica e pure "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima di oggi di Daniele Capezzone. "Esondano i fiumi e il governo, mi pare con buoni argomenti, dice: 'guarda che i fondi noi li abbiamo inviati, che uso ne hanno fatto gli enti territoriali e locali, la Regione e i Comuni", incalza il direttore editoriale di Libero. "La sinistra e i giornali di riferimento dicono: no, è colpa del governo. Assistiamo, è il caso di dirlo, a un reciproco scambio di accuse in mezzo al fango".

Seconda questione: "L'oggettiva figuraccia rimediata da tutti i partiti, il Pd più di tutti ma ognuno ha la sua parte. Al Parlamento europeo si votava la risoluzione sul sostegno all'Ucraina, compreso il punto sulla rimozione delle restrizioni all'uso delle armi in territorio russo. Su questa parte si sono sottratti tutti i partiti con eccezioni individuali, ma il Pd è uscito deflagrato con 8 posizioni diverse, e due commentatori dal punto di vista opposto come Stefano Folli e Marco Travaglio lo fanno notare".

 

 

 

Sui giornali la kafkiana questione del dossieraggio. "Spoiler - avverte Capezzone -: il giornale maggiormente coinvolto e beneficiario di alcune informazioni provenienti dal dossieraggio, Il Domani, continua a non scrivere una riga ma fa la morale a tutti su tutto il resto", 

 

 

 

Quindi altre cose politiche minori: "I progetti di Maurizio Lupi, quelli del generale Vannacci, le angosce di Rocco Casalino, Alan Friedman che si prepara a Ballando con le stelle. Quattro questioni di cui non vi frega un caz***o? Eh, però sui giornali ci stanno, anche se vorremmo leggervi Machiavelli". 

 

 

 

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