Un bell’applauso all’opposizione, che evidentemente se ne frega della denuncia di Giorgia Meloni sugli insulti sessisti che riceve in continuazione. Anzi, c’è chi rincara la dose e non lo fa un “navigatore” qualsiasi, bensì un parlamentare della minoranza che più minoranza non si può.
Appartiene ad Italia Viva, si chiama Davide Faraone e ha attivato anche lui il suo personale attacca-Meloni, come il capo.
Prima finge solidarietà, per poi “notare” che sui social gli adepti di Fratelli d’Italia rappresentano “orde di supporter” contro gli avversari politici. Di più: in FdI c’è chi “organizza la macchina del fango” per seppellire “con valanghe di insulti intolleranti, sessisti, omofobi, razzisti, ogni post pubblicato".
Eppure basterebbe uno sguardo anche a lui per capire che cosa è successo nell’anniversario dell’omicidio di Sergio Ramelli e in tante occasioni simili. E Faraone insiste con i suoi insulti, che evidentemente considera eleganti: la Meloni deve “spegnere quella cloaca organizzata che non smette mai di insultare. Se non dovesse farlo le sue parole saranno intrise di ipocrisia”. Il giudice ha sentenziato.