Anche al Senato, come alla Camera la settimana scorsa, il governo ha posto la questione di fiducia sul testo senza emendamenti per la conversione in legge del decreto sicurezza, che è all'esame dell'Aula. Lo ha chiesto ufficialmente, con la formula di rito, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Il testo, approvato a Montecitorio lo scorso 29 maggio, va convertito in legge entro il 10 giugno. La fiducia è stata posta sul testo varato dal governo poiché né alla Camera né in Senato sono stati approvati emendamenti.
Come alla Camera, anche al Senato le sinistre hanno scelto la strada del muro contro muro criticando duramente il provvedimento. Anche se il loro ostruzionismo si è limitato a un "copia e incolla": hanno presentato ben 933 emendamenti, gli stessi già presentati alla Camera. “Il decreto sulla sicurezza – ha spiegato il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, Maurizio Gasparri – entrò alla Camera nel febbraio del 2024. Da allora c’è stato più di un anno di ostruzionismo delle sinistre tra Camera e Senato. Per questa ragione, si è legittimamente fatto ricorso a un decreto. Per far entrare in vigore con più rapidità norme a tutela della legalità, a difesa del popolo in divisa, a sostegno dei cittadini vittime di aggressioni, di occupazione di casa e di altri reati”. E infine: "Chi si lamenta delle procedure a cui si è fatto ricorso, ammetta che da più di un anno la sinistra ed i grillini fanno ostruzionismo a favore di chi ferisce poliziotti e carabinieri. Noi siamo dalla parte della legge e dell’ordine”.
Immancabili le proteste delle opposizioni: ''Il 48º decreto-legge di questa legislatura arriva in Aula con un metodo che calpesta il Parlamento e aggira il confronto democratico - ha commentato la senatrice Enza Rando, responsabile della legalità e del contrasto alle mafie nella segreteria nazionale del Partito Democratico -. Come diceva Rodotà, il Parlamento non è un orpello, bensì il luogo del confronto e del dissenso. Non c'è nessuna emergenza di ordine pubblico da affrontare: c'è solo il bisogno di alimentare la propaganda della paura. Ma la sicurezza non si costruisce con l'autoritarismo, bensì rafforzando il welfare, il lavoro stabile, la scuola e la sanità pubblica". Secondo la dem, "nel merito, siamo davanti a un testo che stravolge principi costituzionali e introduce norme che reprimono il dissenso e criminalizzano la povertà. Dalla detenzione per le madri con figli minori, fino al Daspo urbano arbitrario o al reato di resistenza passiva: è una deriva autoritaria che colpisce i più fragili e ignora la funzione rieducativa della pena".