"Il governo Meloni vuole privatizzare la sanità": l'accusa della sinistra crolla davanti all'evidenza dell'ultimo rapporto dell'Aiop (Centro studi dell’Associazione dell’ospedalità privata), Lo sottolinea Fratelli d'Italia in un post su Facebook: "Nessun rischio di privatizzazione, la spesa sanitaria privata resta stabile sul Pil. Il Pd oggi finge di difendere ciò che, per anni, ha contribuito a demolire: una messa in scena che non inganna più nessuno".
"Stanno smantellando la sanità pubblica senza il coraggio di ammetterlo - aveva detto la segretaria del Pd Elly Schlein qualche tempo fa -. Meloni continua a mentire agli italiani dicendo che hanno fatto il più grande investimento della storia nella sanità. Il problema è che la spesa sanitaria si calcola in tutto il mondo sul Pil. E quella sta scendendo al minimo storico degli ultimi 15 anni. I suoi tagli li stanno pagando direttamente i cittadini, perché la Corte dei conti dice che nel 2023 la spesa per curarsi è aumentata del 10 per cento, cioè di 4 miliardi. Gli stessi che hanno messo sulla riforma fiscale. Tolgono con una mano quello che fingono di dare con l’altra. Per questo la chiamo tassa-Meloni. Chi può va nel privato".
Peccato, però, che l'ultimo studio dell'Aiop - “La spesa per beni e servizi sanitari: il finanziamento da sempre ibrido del sistema salute” - dica tutt'altro, e cioè che nel Servizio sanitario nazionale non è in atto alcuna “tendenza verso la privatizzazione”. La spesa sanitaria privata, anche se aumentata nel tempo in valori assoluti, resta comunque stabile sul Pil e nel 2024 è rallentata scendendo al di sotto del 2% del Prodotto interno lordo. Quella privata rappresenta un quarto della spesa sanitaria totale. La spesa sanitaria privata "è spesso oggetto di letture ideologiche - ha commentato il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato -. Mentre la sanità privata accreditata va intesa come "un alleato per risolvere alcune criticità" del Servizio sanitario nazionale.