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Torino, scritte-choc contro Giorgia Meloni. FdI: "La città ostaggio dei centri sociali"

venerdì 4 luglio 2025
Torino, scritte-choc contro Giorgia Meloni. FdI: "La città ostaggio dei centri sociali"

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L'odio rosso non si placa. A Torino, per la precisione in via Garibaldi, sono apparse quelle che Paola Ambrogio ha definito "scritte ingiuriose, tra cui 'Giorgia Meloni terrorista'". Per la senatrice di Fratelli d'Italia "sono la fotografia di una Torino ostaggio dei centri sociali e del mondo antagonista". Insomma, "il risultato delle politiche di tolleranza messe in campo dal Sindaco Lo Russo nei confronti delle frange più estreme, con tanto di percorso di legalizzazione e sostegno per chi diffonde odio e violenza, come Askatasuna. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo: è inaccettabile avvicinare le Istituzioni a certi mondi per proprio tornaconto politico. Non ci può essere dialogo con chi non riconosce e rispetta gli equilibri e le strutture democratiche". 

Scritte apparse nelle stesse ore in cui Torino ha visto il blitz degli attivisti di Extinction Rebellion. Davanti al Comune alcuni di loro sono arrivati pedalando e, lasciate le biciclette a terra davanti all'androne, si sono arrampicati sulle due statue ai lati dell'ingresso, vestendole simbolicamente con dei gilet della Palestina, e appendendo un grande striscione tra le due colonne con la scritta 'Torino 2030: Clima o guerra?' mentre un altro striscione è stato srotolato a terra con la scritta 'Basta accordi con stati genocidi'.

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"Il Comune di Torino si è impegnato ad azzerare le emissioni entro il 2030 - fanno sapere gli attivisti attraverso una nota - questo impegno, se rispecchia una reale preoccupazione per il peggioramento del clima e gli impatti sulla vita sulla Terra, non può prescindere da una presa di posizione sulle guerre in corso e sul riarmo. Un primo passo è interrompere qualsiasi rapporto istituzionale con Israele, come hanno già altri Comuni e Regioni. Mentre le condizioni climatiche del pianeta peggiorano davanti ai nostri occhi e facciamo i conti ogni settimana con un nuovo evento climatico estremo, siamo di fronte a una scelta - concludono - investire in armi e distruzione od opporci attivamente a questa follia e proteggere il pianeta e la vita che lo abita".