CATEGORIE

Sinistra contro Meloni per i "troppi decreti"? In Italia meno che altrove

Nella Spagna del compañero Pedro Sánchez c’è il marchio dell’esecutivo sull'83,3% delle leggi approvate nel 2024, e addirittura sul 96% di quelle votate nel 2023. I progressisti sbagliano mira
di Fausto Carioti sabato 26 luglio 2025

3' di lettura

Non c’è decreto senza geremiade che l’accompagni, ed è così da anni. L’«abuso della decretazione d’urgenza» è una frase che chiunque sia all’opposizione ripete come giaculatoria, assieme alle accuse al governo che «umilia il parlamento». Con Giorgia Meloni a palazzo Chigi la lamentazione si è intensificata e imbevuta d’ideologia: l’esecutivo e la premier imporrebbero i loro provvedimenti alle Camere perché inseguono i pieni poteri. Il fascismo intrinseco della destra, insomma, si rivelerebbe nella produzione legislativa, che in grandissima parte è di iniziativa governativa. Poi, però, arrivano i dati di raffronto tra l’Italia e le altre democrazie europee, e raccontano una storia molto diversa: il problema riguarda tutte le assemblee legislative, i cui tempi (complice anche il bicameralismo perfetto, nel caso nostro) sono sempre meno compatibili con quelli del mondo fuori da lì.

I numeri li hanno forniti gli uffici del presidente della Camera, il leghista Lorenzo Fontana, nel giorno della cerimonia estiva del Ventaglio (lui fa un bilancio dell’istituzione che guida e i giornalisti parlamentari lo interrogano a tutto campo). Da padrone di casa, anche Fontana giudica «eccessiva» la decretazione d’urgenza, e s’impegna a continuare la «battaglia» per «far capire al governo» che possono essere usate «iniziative legislative diverse». Con realismo, però, avverte: «La questione non è solo di questa legislatura e negli altri Paesi in Europa le cose non vanno molto meglio». Vero. Lo scorso anno è partito dal governo il 75,6% delle leggi approvate in Italia, con le conversioni dei decreti a fare la parte del leone. Dall’inizio della legislatura porta la firma di qualche ministro il 73% delle leggi approvate, percentuale comunque più bassa di quella registrata nella legislatura passata (77,8%). E altrove? Nella Spagna del compañero Pedro Sánchez, il premier socialista che Elly Schlein indica come modello da imitare, c’è il marchio dell’esecutivo sull’83,3% delle leggi approvate nel 2024, e addirittura sul 96% (tutte salvo una) di quelle votate dal parlamento nel 2023. Stesso discorso in Germania: è d’iniziativa governativa l’80,4% delle leggi che hanno passato l’esame del Bundestag. E nel Regno Unito, dove nasce negli uffici del governo l’84% delle leggi.

Angelo Bonelli farnetica contro Carlo Nordio: "Visione autoritaria e pericolosa"

"La riforma della giustizia proposta dal governo Meloni rischia di snaturare completamente il ruolo del pubblico mi...

L’unica eccezione riguarda la Francia, dove l’iniziativa governativa riguarda “solo” il 53,2% delle leggi approvate. Ma è un’eccezione apparente. Guarda caso, è anche l’unica repubblica semi-presidenziale del mazzo: a Parigi il governo può normare molte materie con regolamenti e decreti esecutivi, senza passare per il parlamento. E comunque, nel 2024, le leggi d’iniziativa parlamentare approvate in Italia sono state 21 e in Francia 22 (in Spagna e nel Regno Unito appena 4). Fa bene Fontana a mostrare questi dati, a far presente che le ore di seduta d’aula sono in aumento rispetto alla legislatura precedente e che solo il parlamento del Regno Unito, tra le democrazie del G7, ha avuto più riunioni d’aula di quello italiano. Giusto riportare il dibattito alla realtà: «Il parlamento potrebbe contare di più, ma non è che non conti nulla». La crisi del parlamentarismo riguarda tutte le grandi democrazie, e la preponderanza del governo nella produzione legislativa è l’unica risposta che hanno per evitare che la crisi travolga la democrazia stessa.

tag
giorgia meloni
lorenzo fontana
decreti
pedro sanchez

Fermezza Giorgia Meloni spiana i No Tav: "Indegni di un Paese civile, vergognatevi"

Chi vuole aprire il fuoco Giuseppe Conte, il post innesca l'orrore contro Giorgia Meloni: "Nessuno le spara?"

In Onda In Onda, Telese e Schianchi rosicano per Meloni su Time: "Quel nero...", "Con loro parla"

Ti potrebbero interessare

Giorgia Meloni spiana i No Tav: "Indegni di un Paese civile, vergognatevi"

Giuseppe Conte, il post innesca l'orrore contro Giorgia Meloni: "Nessuno le spara?"

In Onda, Telese e Schianchi rosicano per Meloni su Time: "Quel nero...", "Con loro parla"

Sondaggio-Pagnoncelli, il dominio di FdI. E il Pd arranca: tutte le cifre

Giorgia Meloni spiana i No Tav: "Indegni di un Paese civile, vergognatevi"

Le immagini della guerriglia a opera dei No Tav non sono passate inosservate. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni...

Lega, Matone contro Gualtieri: "Censurati i manifesti". Il sindaco: "Stereotipi etnici"

A Roma sale la tensione dopo che il sindaco dem Roberto Gualtieri ha deciso di censurare i manifesti pro-sicurezza volut...

Elly Schlein, la farsa: Pd, le nomine in smart-working

Elly Schlein fa la segretaria del Pd... in smart working. La leader del nazareno ha convocato per giovedì 31 lugl...

Giuseppe Conte, il post innesca l'orrore contro Giorgia Meloni: "Nessuno le spara?"

Cresce la tensione in Medio Oriente e, allo stesso tempo, salgono anche i toni dello scontro tra i partiti italiani. Dop...