Eccoci ad "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima curata da Daniele Capezzone. E oggi, martedì 5 agosto, "sono due i temi a dominare sulle prime pagine. Per un verso la decisione francamente fragile, discutibile, poggiata su fondamenta labili che hanno preso i magistrati del tribunale dei ministri sul caso-Almasri, che hanno chiesto l'archiviazione del premier e il processo per il sottosegretario Alfredo Mantovano nonché per Matteo Piantedosi e Carlo Nordio", premette il direttore editoriale di Libero.
"Francamente - riprende - pensare che su una faccenda così delicata come quella del libico il presidente del Consiglio sia stato tenuto all'oscuro è una tesi che non sta in piedi. Giorgia Meloni ha reagito con orgoglio, spiegando che diversamente da altri, ovvero da Giuseppe Conte, rivendica la responsabilità politica delle cose fatte. A destra c'è un po' di retorica sull'assedio delle toghe, ma c'è anche materia su questa retorica: la ragione di fondo è chiaramente dalla parte di Meloni", rimarca il direttore. "Sul lato sinistro invece ci si alterna tra 'è Meloni che aggredisce i magistrati' o trovare un esponente di centrosinistra che faccia il finto tonto e parli d'altro. Il tema non è Almasri, se è buono o cattivo, ma il ragionamento fatto dai magistrati", ricorda Capezzone.
"L'altro fatto grosso è l'ok che avrebbe ricevuto Benjamin Netanyahu da Donald Trump per liberare gli ostaggi e Gaza dalla presenza residua di Hamas. È abbastanza incredibile il racconto dell'inviato del Corsera, secondo cui Netanyahu ora sacrifica gli ostaggi... ma come? Poi gli appelli, in cui si infila non si capisce bene perché anche Roberto Saviano. Ma la cosa più incredibile della giornata è ancora sulla Stampa, dove arriva Giovanni De Luca. Cosa lo indigna? Netanyahu? No... la destra! La destra-destra!", conclude Daniele Capezzone. E ora, buona rassegna a tutti.