Bologna, il Pd regala pipe per crac ma si scandalizza per i pusher: partito allo sbando

martedì 2 settembre 2025
Bologna, il Pd regala pipe per crac ma si scandalizza per i pusher: partito allo sbando

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A Bologna, la città finita nella bufera nei giorni scorsi per la decisione della giunta guidata dal dem Matteo Lepore di distribuire pipe per il consumo di crack, ci si accorge ora che c'è un problema pusher. La stessa giunta delle pipe ha redatto un dossier per denunciare l'abuso di potere dei pusher nel quartiere Bolognina. Ne emerge una contraddizione a dir poco grossa, che però a quanto pare non interessa al Pd. 

Basti pensare che a livello nazionale i dem hanno annunciato un’interrogazione che prende le mosse proprio dal dossier della giunta Lepore. Obiettivo, non dichiarato, attaccare il governo sostenendo che non faccia nulla per la sicurezza. Peccato, però, che quanto successo di recente dimostri proprio il contrario, e cioè che l’azione del governo c’è e si sente. Nel dossier, secondo quanto riferito dal Resto del Carlino, si parla di "spacciatori che chiedono ai residenti il 'pedaggio' per accedere a casa: a volte 5, altre 10 euro", di cassonetti della spazzatura cui i cittadini non possono avvicinarsi perché utilizzati come deposito per la droga e di centinaia di segnalazioni da parte di residenti esasperati. L’assessore alla sicurezza Matilde Madrid - secondo quanto riportato dal quotidiano - avrebbe definito gli atteggiamenti dei pusher "mafiosi e intimidatori", puntando l’indice soprattutto contro "gruppi di origine nigeriana". 

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Riguardo a quest'ultimo punto, forse i dem si sono dimenticati che nel 2018 FdI presentò un emendamento per proporre di allargare l’azione della Commissione Antimafia alle mafie straniere emergenti, in particolare quella nigeriana e quella cinese. Il Pd, però, votò contro. Senza dimenticare che per i dem gli immigrati irregolari non vanno allontanati; che il decreto sicurezza è eccessivo; e che le zone rosse sono provvedimenti liberticidi. Altre contraddizioni enormi. 

Alla fine, poi, la colpa di quello che succede nelle città da loro amministrate finisce per essere dell'esecutivo. "Ora il governo deve assumere tutte le azioni di sua competenza, in materia di ordine pubblico", hanno detto i deputati dem Andrea De Maria e Virginio Merola (ex sindaco di Bologna, ndr), annunciando l’interrogazione. A quanto pare, però, non si sono resi conto che il governo si è già messo in azione per affrontare il problema. Il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, ha ricordato che "da ottobre scorso in queste aree (le zone rosse, ndr) solo a Bologna sono state controllate quasi 32mila persone e 220 hanno ricevuto un provvedimento di allontanamento, l’83% dei quali sono stranieri". E ancora: "A questi controlli si aggiunge un’attività costante di presidio del territorio: solo negli ultimi due mesi le forze di Polizia hanno arrestato, proprio a Bologna, oltre 70 persone, metà delle quali per fatti di droga. Bastano questi pochi dati per capire che quando Lepore e la Madrid e tutti gli illuminati della sinistra nominano la parola sicurezza non hanno davvero idea di cosa stanno parlando".

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