CATEGORIE

Hamas, i deliri della sinistra: "I pacchi sono troppo proteici, così...", Piccolotti va oltre

di Tommaso Montesano giovedì 2 ottobre 2025

3' di lettura

Ginevra Bompiani o Francesca Albanese? Nicola Fratoianni, Elisabetta Piccolotti oppure Marta Logli, la candidata del Pd in Toscana che nel volantino elettorale per le elezioni regionali si definisce orgogliosamente «antisionista»? Più le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla si avvicinano alle coste di Gaza in cerca dell’“ingaggio” con le navi israeliane, più aumentano di intensità i deliri del fronte pro Pal. Dichiarazioni e invettive che sfociano, neanche troppo velatamente, quantomeno in comprensione - se non simpatia - nei confronti di Hamas. Prendiamo Ginevra Bompiani. La scrittrice martedì sera, intervenendo alla Zanzara, su Radio24, di fatto ha paragonato i guerriglieri di Hamas ai partigiani italiani. Alla domanda su cosa farebbe se si trovasse davanti a un capo del movimento islamista (responsabile delle stragi del 7 Ottobre, ndr), ha risposto così: «Farei come con Pertini. Lo abbraccerei». Laddove Pertini è Sandro, il settimo presidente della Repubblica partigiano. Bompiani non è nuova a violenti attacchi nei confronti di Israele. Ad esempio a settembre, ospite all’Aria che tira (La7), ha definito lo Stato ebraico «il più grande terrorista del mondo».

I MERITI DEI MILIZIANI
In queste ore è particolarmente sudi giri Francesca Albanese, lo special rapporteur dell’Onu per i “territori palestinesi” occupati. Ieri, intervenendo alla conferenza stampa organizzata dalla Global Sumud Flotilla, il suo furore anti-israeliano si è spinto fino a suggerire le prossime tappe della mobilitazione: «Bisogna sigillare i porti al passaggio dei beni da e verso Israele, a partire dagli armamenti». Il meglio di sé, però, Albanese l’ha dato domenica scorsa a Reggio Emilia. Non contenta di aver pubblicamente ripreso il sindaco della città, il dem Marco Massari colpevole di aver inserito la liberazione degli ostaggi tra le condizioni per avviare un negoziato, Albanese si è prodotta in un’analisi “giustificazionista” dell’operato di Hamas: «La pace non ha bisogno di condizioni. “Terroristi, terroristi”... Tiziano Terzani ci diceva che non bisogna giutificare i terroristi, però bisogna capirli, chiedersi cosa chiedono. E alla fine la storia si ricorderà di questo, che sono riusciti a portare in Palestina di nuovo al centro della discussione». Insomma, a leggere queste parole pare di capire che i miliziani di Hamas qualcosa di buono l’abbiano fatto: «Stanno animando una rivoluzione globale che ci sta facendo pensare non solo a chi sono loro, a chi siamo noi, come organizzazioni, come entità pubbliche, come Stati, come individui. E quindi dobbiamo dirla a tutti quanti oppure no questa cosa?».

Elisabetta Piccolotti, come vogliono far fuori lady Fratoianni

La buona notizia, per Elisabetta Piccolotti in Fratoianni, è che il tempo dei sacrifici potrebbe terminare presto...

LA «DERIVA FASCISTA»
Ieri Albanese, intervenuta in video -collegamento anche al convegno “Gaza-L’umiliazione del diritto”, promosso nell’aula magna del palazzo di Giustizia di Milano da Magistratura Democratica e Area -Democrazia per la giustizia - le correnti più a sinistra dell’Associazione nazionale magistrati, il “sindacato” delle toghe - a proposito della tutela dell’ordine pubblico di fronte alle proteste del fronte pro Pal ha affermato che in Italia stanno tornando «atteggiamenti fascisti» e lei lo vede «da come si comportano le Forze dell’ordine con la popolazione, con chi protesta nel nostro Paese». Poi ci sono i politici. A partire da quelli imbarcati sulle imbarcazioni della Flotilla. Il senatore grillino Marco Croatti denuncia in anticipo «il rapimento illegale da parte di Israele in acque internazionali». Nicola Fratoianni, uno dei leader di Avs, parla invece di «atti di pirateria internazionale e di terrorismo internazionale da parte del governo di Netanyahu». La collega - e compagna nella vita - Elisabetta Picco lotti ha una teoria tutta sua sul blocco dei beni inviati attraverso i «canali ufficiali da Genova» da parte del governo di Gerusalemme. «Contenevano miele e biscotti, troppo proteici per una popolazione da affamare. Perché il governo italiano non ha fatto fuoco e fiamme di fronte a questa vergogna?». Su X, l’ex dirigente della Fiom e portavoce di Potere al Popolo, Giorgio Cremaschi, perde ogni freno inibito re. Prima si rivolge con queste parole all’ambasciatore israeliano a Roma, Jonathan Peled: «Ma va all’inferno genocida». Poi - «dopo l’attacco pirata in acque internazionali da parte dello Stato terrorista di Israele» - si scatena contro la presidente del Consiglio italiana. «Meloni infame», twitta due volte dal suo account.

In Onda, la sparata di Elisabetta Piccolotti contro Meloni: "È la prova"

C'è anche Elisabetta Piccolotti tra gli ospiti di In Onda nella puntata di domenica 31 agosto su La7. Al cent...

tag
hamas
gaza
flotilla

Odio rosso a La7 Sciopero generale, Gad Lerner senza vergogna: "Meloni spera in gesto sconsiderato"

Operazione: destabilizzazione Flotilla, Nino Rocca: "Tutto dipende dal fuoco della contestazione"

Chi vuole bloccare il Paese Sciopero Generale, il Garante: "Illegittimo lo stop senza preavviso di domani"

Ti potrebbero interessare

Sciopero generale, Gad Lerner senza vergogna: "Meloni spera in gesto sconsiderato"

Andrea Carrabino

Flotilla, Nino Rocca: "Tutto dipende dal fuoco della contestazione"

Andrea Tempestini

Sciopero Generale, il Garante: "Illegittimo lo stop senza preavviso di domani"

Andrea Carrabino

Bruno Vespa contro mister Flotilla fa impazzire la Rai rossa

Andrea Carrabino