La sinistra tace. Ma ci pensa qualcuno a rinfrescarle la memoria. "Gesti come l'imbrattamento della statua di Wojtyla a Roma "sono le conseguenze delle iniziative e del linguaggio di Landini e capetti vari della sinistra". E' quanto osserva, senza usare giri di parole, Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, in un'intervista al Quotidiano Nazionale, sottolineando che "Giovanni Paolo II è un santo ed era un uomo di pace. Ha contribuito in maniera determinante al crollo del comunismo. Sarà questo ad aver dato fastidio". Tali gesti "dimostrano ignoranza", dice.
"Questi odiano la Chiesa, i santi, i poliziotti. Odiano tutto. Ho visto interviste a ragazzi che sulla liberazione degli ostaggi israeliani hanno risposto: 'Non è importante'. L'ignoranza può generare questo atteggiamento. Ma non è solo la statua a preoccuparmi".
Nelle ultime 48 ore, spiega, "ci sono stati 55 agenti feriti, che si aggiungono ai 60 della settimana scorsa. E anche a Roma in serata dei gruppi hanno cercato di creare caos. Nel corteo della capitale è anche apparso uno striscione su cui era scritto 'Sette ottobre, giornata della resistenza palestinese'. Ma quel giorno non si può festeggiare. Come si fa a inneggiare a un massacro? Nessuno ha pensato di tirarlo giù e non ho sentito parole chiare di condanna da Conte o Fratoianni. Nemmeno da Landini. Anzi, ormai Landini si è abbandonato a un ruolo da estremista, per usare un termine educato". Protestare per Gaza "per molti è un pretesto per andare contro il governo. Non sanno nulla di storia, della nascita dello stato di Israele. E l'ignoranza favorisce la violenza".