"Non solo si susseguono dichiarazioni fuori luogo, fuori misura, offese, ma pur di attaccare Giorgia Meloni si mina la credibilità dell'Italia all'estero raccontando un inesistente rischio eversivo in un Paese in cui libertà di parola e democrazia sarebbero in pericolo. E quando ci difendiamo, dobbiamo anche sentirci rispondere che facciamo le vittime? È insostenibile. E pericoloso". Ad affermarlo è Giovanni Donzelli, responsabile dell'organizzazione di FdI, in un'intervista al Corriere della Sera.
"Non accetto questo qualunquismo: non siamo tutti uguali. Noi quando eravamo all'opposizione non abbiamo mai parlato male dell'Italia all'estero. Probabilmente chi lo fa invidia il successo che riscuote il governo Meloni sulla scena internazionale. Da un solo lato vedo insulti sessisti, violenza verbale, odio e rabbia. Se poi uno di destra desse della cortigiana a Elly Schlein, io non esiterei a prenderne le distanze", ha proseguito.
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Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un videomessaggio al gala per i 50 anni della NIAF (Fondazione Nazionale ..."La maggiore leader dell'opposizione va ad Amsterdam a sollevare il dubbio che in Italia la democrazia non sia compiuta perché governa la destra: mi pare gravissimo che una rappresentante delle istituzioni denigri il suo Paese", ha sottolineato. "Non considerare poi che in Italia governa la destra perché ha vinto le elezioni, è un chiaro segnale di analfabetismo istituzionale. Ma soprattutto è collegare il governo di destra con l'attentato a Ranucci a configurare un rischio eversivo vero e proprio. Se Schlein ha evidenze di questo tipo, si prenda la responsabilità di denunciarle in Procura. Se non ne ha, le sue parole, gravissime, non sono degne per un parlamentare italiano", ha aggiunto.