Tutti sul carro della Corte dei Conti. Beh, guardando i sondaggi che inchiodano al palo la sinistra non resta che cavalcare tutte le polemiche che come una manna dal cielo piovono sulla testa della sinistra. Dopo Gaza, si passa al Ponte sullo Stretto.
Ed è in questo contesto che Fdi, dopo aver protestato in modo chiaro per bocca della premier Giorgia Meloni contro la decisione dei magistrati contabili che hanno messo un freno alla realizzazione dell'opera, mette nel mirino Giuseppe Conte. E lo fa ricordandogli quanto è costato il suo superbonus: ben 123 miliardi di euro che gravano sulle casse dello Stato. Detto questo, il partito di Giorgia Meloni ricorda che la realizzazione del Ponte sullo Stretto costerebbe solo 13 miliardi. E così sui social Fdi sottolinea che "qualcuno fa male i conti". E ancora: "C’è chi interpreta i numeri in modo distorto, per ragioni ideologiche o di parte".
Ma non finisce qui, proprio oggi è stata scovata un'altra maxi truffa proprio sul superbonus tanto caro a Giuseppi. Infatti un sequestro preventivo da quasi 28 milioni di euro, nato dalla scoperta di una frode legata al Superbonus 110% previsto dal Decreto Rilancio del 2020, è stato eseguito dalla Guardia di finanza di Como e Gorizia, coordinata dal Procuratore di Como Massimo Astori, nei confronti di una società edile di Lomazzo, che negli ultimi anni ha avuto un incremento esponenziale del fatturato. Passando, nel giro di tre anni, da 5 milioni a oltre 75 milioni di euro. Insomma il buco nero del superbonus si allarga. Ma per i grillini il problema è solo uno: il Ponte...