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Giuseppe Conte, "farisei e anime belle": la sinistra deflagra

mercoledì 10 dicembre 2025

3' di lettura

"Vedo che alcune anime belle si meravigliano delle mie dichiarazioni di oggi. Mi sono limitato a fotografare con rammarico quella che è la disastrosa situazione attuale: ho sempre auspicato un protagonismo dell'Europa nel processo di pace e questo invece è clamorosamente mancato". Non molla di un centimetro, Giuseppe Conte

Il presidente del Movimento 5 stelle replica sui social alle critiche rivoltegli per le sua presa di posizione sull'Ucraina. E il suo messaggio non è rivolto per una volta alla maggioranza, ma a chi tra le opposizioni, dal Partito democratico ad Alleanza Verdi Sinistra, fino ai "centristi" di Renzi e Calenda, lo hanno accusato di sostenere posizioni filo-putiniane e filo-trumpiane. "La Cina si era offerta da subito di mediare ed è stata ricacciata spingendola all'abbraccio con la Russia e il resto del mondo. Abbiamo condannato e ricondannato l'aggressione russa ma è un fatto che stanno consolidando ogni giorno una vittoria militare sul campo. Gli Stati Uniti hanno vita facile a giocare una partita a proprio vantaggio, approfittando di una debolezza europea che ho sempre rimarcato fosse un danno per tutti noi. Una debolezza vergognosa che l'Europa dimostra in ogni dossier: dal riarmo, all'acquisto di gas, allo scontro sui dazi, alle genuflessioni sulla zero tassazione sui giganti del web", risponde Conte. "Oggi l'unico processo negoziale in campo è quello proposto da loro, che piaccia o no. I farisei che hanno da ridire se hanno soluzioni alternative si facciano avanti e la smettano con le chiacchiere", conclude.

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Nelle scorse ore, l'ex premier aveva sottolineato come occorresse lasciare proprio a Donald Trump le redini dei negoziati per arrivare alla pace in Ucraina. Apriti cielo: gelo totale nel centrosinistra. Il primo a reagire con parole di fuoco è il segretario di Più Europa, Riccardo Magi: "Parole inaccettabili e irresponsabili", tuona. "Non si tratta di una scommessa sull'esito di una partita di calcio, ma di sostenere la resistenza di un paese ai confini dell'Unione europea invaso militarmente da una potenza come la Russia. Non riguarda solo l'Ucraina, ma il futuro della sicurezza dell'intera Europa", aggiunge Magi. Ricorre a una caustica ironia l'eurodeputato Pd Giorgio Gori: "Ma sì, lasciamo che sia Trump a condurre il negoziato, e noi stiamone fuori! Lasciamo che sia lui, che tanto ha a cuore le sorti dell'Ucraina e il futuro dell'Europa. Facciamo anzi che siano i russi a fissare direttamente le condizioni, così evitiamo di perderci del tempo", conclude. E il dem Filippo Sensi aggiunge: "Ho letto una nota su Europa, Trump e Ucraina che pensavo fosse di Vannacci. Sbagliavo...".

Carlo Calenda osserva: "Conte-Salvini era decisamente una coppia naturale...", riferendosi al governo Conte I e alle posizioni dell'ex premier e di Salvini sull'Ucraina. "Queste dichiarazioni non sono solo uno schiaffo a un popolo che combatte per la propria libertà e dignità. Sono parole che, nella loro bassezza morale, minano la sicurezza dell'intero continente, mentre la Russia continua a brandire minacce contro le nostre democrazie. Conte si rivela per ciò che è evidente da tempo: un degno maggiordomo del Cremlino", è il commento tranchant del segretario dei Radicali Filippo Blengino. Non fa alcun riferimento esplicito a Conte il responsabile esteri del Pd Peppe Provenzano, che torna a insistere sulla necessità di una linea comune e unita di Italia e Europa. E, seppur indirettamente, replica in qualche modo al leader M5s: "Trump e Putin non si stanno mettendo d'accordo sulla fine della guerra, che vogliamo tutti, e per primi gli ucraini, ma sulla fine dell'ordine internazionale basato sulle regole". Certo, riconosce l'esponente dem, "è mancata un'iniziativa diplomatica", ricordando che "noi la chiediamo da anni". Ma, sottolinea, "oggi è l'Europa che sta ponendo ai tavoli negoziali le ragioni dell'aggredito e del diritto internazionale". E "l'Italia è lì che deve stare per una pace giusta e duratura. Meloni passa il tempo a dire a ucraini ed europei di non rompere con Trump. Dovrebbe dire a Trump di non abbandonare l'Ucraina e non rompere con l'Europa", conclude. 

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