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Mario Giordano a Quarta Repubblica contro Faraone: "Ricordi Carola Rackete? Ora sali sulla nave dei migranti col coronavirus"

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Prima gli ride in faccia, poi Mario Giordano sbatte davanti a Davide Faraone un pensiero che molti italiani, non solo i cosiddetti sovranisti, condividono sul tema dell'immigrazione. Ospite di Nicola Porro a Quarta repubblica, il conduttore di Fuori dal coro interviene con l'esponente di Italia Viva, ex Pd, che un anno fa salì a bordo della Sea Watch, per portare la solidarietà della sinistra alla capitana Carola Rackete, che di lì a poche ore sarebbe sbarcata con il suo carico di migranti violando il blocco imposto dal ministro degli Interni in carica Matteo Salvini

Oggi la situazione si sta ripetendo, con due varianti: al governo ci sono Pd e Italia Viva e i migranti "sotto sequestro" sulle navi-quarantena spedite in Sicilia dal Viminale hanno il coronavirus. Eppure nessuno parla più di sequestro di persona. "Tutti coloro che transitano nel nostro Paese devono sottoporsi alle stesse leggi, quindi se ci sono dei migranti positivi è giusto che svolgano la quarantena in un posto dove sono in isolamento", mette le mani avanti Faraone.  E mentre Paolo Guzzanti fa notare come si tratti di una "soluzione ipocrita" ("Non è chiaro - sottolinea il giornalista - se questa gente può scendere da queste navi, Salvini è stato messo in croce perché teneva essere umani sulle navi"), Giordano rilancia: "Un anno fa Faraone diceva che non si tengono le persone in mezzo al mare, invece di salire sulla nave di Carola Rackete, dovrebbe salire su quella nave, perché questo è un caso della limitazione della libertà ancora maggiore!".

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