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Otto e Mezzo, Alessandro Giuli zittisce Scanzi e Gruber: "Berlusconi non è un patriota? Eppure Giuseppe Conte...", ko tecnico

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La volontà di Giorgia Meloni di nominare un presidente della Repubblica "patriota" ha scatenato il dibattito. A Otto e Mezzo su La7, protagonisti di un botta e risposta nella puntata di lunedì 13 dicembre, sono Andrea Scanzi e Alessandro Giuli. "Io vorrei ricordare a Giuli, visto che ne fa una questione semantica - esordisce la firma del Fatto Quotidiano -, che la parola 'patriota' nell'inchiesta di Fanpage veniva utilizzata per non utilizzare la parola 'fascista'. Questo significa che il concetto può avere diverse accezioni". Poi Scanzi torna più nel dettaglio alla Meloni: "Lei ha detto che Berlusconi potrebbe essere il prossimo capo dello Stato perché è un patriota, ma fino a qualche anno fa disse che un esempio di patriota è Paolo Borsellino e io sono d'accordo".

 

 

Il giornalista però si chiede come si possa usare lo stesso concetto per definire Borsellino e Berlusconi: "La Meloni lo sa cosa disse Borsellino di Berlusconi? È come dire che mi piacciono sia i Rolling Stones che Povia, non si può fare". Immediata la replica di Giuli, che lo infilza: "Ma se con Berlusconi ci governano tutti. Questa domanda va rivolta anche a Conte che ha detto che Berlusconi qualcosa di buono l'ha fatta". E ancora: "Il leader di Forza Italia fa parte del paesaggio istituzionale italiano, esprime dei ministri, quindi per forza serve le istituzioni italiane".

 

 

Dunque, la nuova stoccata a Scanzi: "Pesano su Berlusconi le parole di Borsellino? D'accordo, ma andiamo ai fatti: Berlusconi governa ed ha un ruolo centrale". Ma non è tutto perché l'editorialista ricorda ai suoi interlocutori. Lilli Gruber compresa, che prima il Cavaliere è stato definito "più buono della Meloni e di Salvini e che ora invece è in odore di mafia?". Insomma, per Giuli non c'è grande differenza tra Berlusconi e Borsellino, entrambi impegnati a servire il proprio Paese. 

 

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