Gp Magazine: passione soci lavoratori tiene lontana crisi
Roma, 11 dic. (Labitalia) - "Nel 2018 GP Magazine entra nel suo ventesimo anno di vita. Un bel traguardo per un free press che vive di sola pubblicità, reggendosi solo sulla passione dei due 'soci lavoratori', come amano definirsi, Alessandro Cerreoni e Claudio Testi. Il primo si occupa di tutta la parte editoriale e giornalistica; il secondo di quella commerciale e amministrativa. Oltre a loro due, ci sono vari collaboratori in gamba, preparati e inseriti in vari settori, dallo spettacolo alla musica, dall'arte alla cultura, dalla televisione al tempo libero. Il risultato è un prodotto ben confezionato, curato nello stile e ricco di interviste interessanti. Una rivista apprezzata dal pubblico, dagli inserzionisti e dagli addetti ai lavori". A dirlo, in un'intervista a Labitalia, Alessandro Cerreoni. "Come in tutti i percorsi -spiega- le difficoltà non sono mai mancate e hanno reso più godibili le soddisfazioni ottenute. GP Magazine nasce circa 14 anni fa sulle ceneri di un'altra testata, di cui ero sempre direttore, che aveva altre caratteristiche. Fu una mia idea trasformare quel giornale di annunci e di curiosità in una rivista vera e propria. Un'intuizione vincente, che in pochissimo tempo riuscì a guadagnarsi la sua credibilità". "Da lì parte la grande avventura: poteva sembrare -racconta- un salto nel buio. Senza mezzi finanziari alle spalle, ma con tanta determinazione. E per non farci mancare nulla ereditammo un fido bancario in saldo negativo di circa 30mila euro. Lasciammo la vecchia sede e trovammo un ufficio più piccolo: due stanze e cinque postazioni per i computer. Sufficiente per quello che dovevamo fare. GP Magazine iniziò ad entrare nel circuito dello spettacolo, del cinema, del teatro, della televisione e degli eventi, attraverso le interviste ai personaggi più importanti. Da subito, le agenzie e gli uffici stampa ci dettero fiducia e la possibilità di intervistare i loro artisti. Tutti di grande spessore". "Poi con la crisi -ammette- tanti inserzionisti storici hanno iniziato ad avere problemi, a non pagare e alcuni di essi hanno cessato l'attività. Ci siamo ritrovati man mano con fatturati più scarni. Eppure, la nostra passione e la dedizione non sono mai mutate. Però stavamo andando verso un punto di non ritorno rischiando la chiusura. Una cosa che non potevo permettermi, visto che a questa creatura avevo dedicato, anima e corpo, gli ultimi 7-8 anni della mia vita e, quindi, ci fu una svolta”. “Sciogliemmo la vecchia società -spiega- e ne creammo una nuova: la Punto a Capo srl, attuale società editrice di GP Magazine. Una struttura snella, dove a prendere le decisioni strategiche siamo in due e ognuno si impegna a fondo nel proprio ambito. Certo, la crisi generale non ci risparmia". "Le tasse -ammette- stanno distruggendo la piccola economia, quella a cui dovrebbe attingere la nostra attività. Ogni mese facciamo i salti mortali per incassare i soldi necessari per le spese fisse e per la stampa. Ci stiamo riuscendo e questa è la soddisfazione più grande. Altri al nostro posto avrebbero già chiuso. Noi non molliamo, convinti che saremo in prima linea non appena le cose a livello economico andranno meglio. Ovviamente, in tutto questo, sempre per motivi finanziari, qualche anno fa abbiamo dovuto lasciare per strada, a malincuore, le nostre due segretarie di redazione, perché non potevamo più permettercele”. “Mi occupo -spiega Alessandro Cerreoni- della parte editoriale e giornalistica, curo i rapporti con gli uffici stampa e le pubbliche relazioni, seguo il lavoro grafico e gestisco i collaboratori esterni. Insomma, raccolgo in me diverse figure professionali, sono multitasking ma non si può fare altrimenti. E' una bella esperienza che mi arricchisce quotidianamente". "Il mio socio, invece, cura tutto l'aspetto pubblicitario e amministrativo -ricorda- e non è facile visto che le problematiche sono molteplici. Oggi GP Magazine è una bella realtà, consolidata e sempre più apprezzata. Abbiamo allargato il giro e la notorietà. Ci seguono ovunque". "Con il cartaceo su Roma e provincia e tramite il web -sottolinea- in tutta Italia. Inoltre, vorrei spendere due parole per un nostro validissimo collaboratore: Simone Mori. Da tre anni sta combattendo una dura battaglia, dalla quale sta emergendo con una grinta pazzesca. Gli auguro con tutto il cuore che da questo 2018 torni ad essere stabilmente uno dei nostri".