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Roma: criminologo, serial killer itinerante nesso tra donna mutilata e Rea/Adnkronos (2)

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Cronaca

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(Adnkronos) - L'ostacolo piu' grande alle indagini e' l'impossibilita' di dare un nome a quella ragazza, carnagione chiara, corporatura corrispondente a una taglia 44, altezza tra 1,70 e 1,79, bionda ma con i capelli tinti di rosso. Si sa che era fumatrice e che aveva bevuto prima di morire ma nient'altro. Le sue impronte digitali infatti non sono presenti nelle banche dati dell'Afis. Per tentare di identificarla, il 6 aprile scorso, a un mese dal ritrovamento del cadavere, gli investigatori hanno diffuso le foto di alcuni particolari. Foto mostrate anche in tv durante la trasmissione 'Chi l'ha visto' con la speranza che qualcuno riconoscesse quei dettagli e fornisse informazioni utili. Ma a quanto pare al momento alla polizia non e' giunta nessuna segnalazione. La donna indossava una maglietta nera a maniche lunghe in cotone con collo alla coreana, un gilet in cotone lavorato con bottoni a forma di fiore, tondeggianti e color carta da zucchero, un giubbotto nero con la zip e un anello a fascia d'argento, al cui interno e' incisa una parola di quattro lettere: Edna. La ragazza insomma non aveva un abbigliamento appariscente. Un dettaglio che pero' non puo' certo essere sfuggito a chi la conosceva bene, un amico, un parente, una collega di lavoro, e' lo smalto. Rosso, con decorazioni costituite da piccoli cerchi color argento, a formare una diagonale sull'unghia, come quella del tre sui dadi da gioco. La donna potrebbe non essere italiana, forse era di passaggio, forse appena arrivata nella Capitale. Ma anche se fosse straniera di certo qualcuno avrebbe dovuto accorgersi della sua scomparsa. E' passato ormai un mese e mezzo da quando il suo corpo e' stato trovato abbandonato sull'erba. Ed e' proprio questo elemento a far ritenere a Lavorino che la gravitasse in un ambiente malavitoso. (segue)

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