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Mafia: procuratore Palermo, noi siamo sempre stati leali con Caltanissetta (2)

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Cronaca

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(Adnkronos) - ''Per quanto riguarda l'ultimo episodio, cioe' il fermo di Massimo Ciancimino che sembra essere l'elemento portante di questa ipotesi di slealta' -ha proseguito il procuratore Messineo- faccio notare che il reato per il quale noi stiamo procedendo contro Ciancimino, intanto, non e' lo stesso reato per il quale procede la Procura di Caltanissetta. E' lo stesso titolo di reato, cioe' la calunnia pluriaggravata, ma non e' lo stesso reato''. E spiega: ''Per Caltanissetta e' un'ipotesi di calunnia commessa mediante una dichiarazione verbale resa ad un funzionario di polizia a Caltanissetta, per noi e' una calunnia commessa a Palermo mediante la produzione di una prova documentale di un elemento probatorio documentale falsificato e di cui e' stata, invece, asserita la veridicita'. Quindi, ribadisco che il titolo di reato e' lo stesso e la persona offesa e' la stessa ma i due fatti non sono assolutamente sovrapponibili. Mi riesce poco chiaro che si possa ipotizzare che non avevamo il diritto di procedere nei confronti di Ciancimino e aggiungo anche che la calunnia di Palermo non influisce sul quadro probatorio della calunnia di Caltanissetta. Insomma, non ha nulla a che vedere''. (segue)

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