Delitto via Poma: per giudici raggiunta piena prova responsabilita' Busco (2)
Cronaca
(Adnkronos) - Esaminando il morso sul seno della vittima i giudici rilevano che questo e' un elemento probatorio di assoluta rilevanza ed e' stato provocato contemporaneamente all'aggressione della giovane. Cio' trova riscontro in un graffio provocato con il tagliacarte che e' servito all'assassino per colpire 29 volte il corpo della ragazza. C'e' inoltre la presenza di una crosticina siero-ematica che ha le stesse caratteristiche di quella rilevata sul capezzolo sinistro della Cesaroni. Nella motivazione poi si sottolinea con riferimento all'ora del delitto che questa sia avvenuta tra le 17.15 e le 17.30. Poi a rafforzare i sospetti contro Busco sono i racconti fatti dai portieri dello stabile di via Poma Giuseppe De Luca e Pietrino Vanacore. Furono loro a dichiarare di aver visto verso le 18 anche se di sfuggita una persona che scambiarono per l'inquilino del palazzo. Questa persona usci' dal cortile condominiale. Secondo la Corte non poteva essere l'inquilino perche' all'epoca si trovava in vacanza all'estero. La portiera testimonio' che la persona portava una busta nera in mano. E la Corte afferma "va ricordato che sul luogo del delitto non erano stati trovati altri indumenti della ragazza e che dunque l'assassino li aveva portati via con se'". Secondo i giudici l'orario intorno alle 6 del pomeriggio e' compatibile con l'orario della morte di Simonetta Cesaroni.