Caso Ruby: Fede all'attacco, non a me 'prima' telefonata Karima/Il punto
Cronaca
Milano, 29 apr. (Adnkronos) - Non e' Emilio Fede che Ruby chiamo' il pomeriggio del 14 febbario 2010, poche ore prima del suo 'debutto' a villa San Martino. Per quello che sembra un errore materiale della Procura, comunque "gravissimo" per i legali del direttore del Tg4, l'utenza chiamata dal cellulare della ragazza non era di Fede ma di Lele Mora. Non solo. Non fu il giornalista a far arrivare e a 'gestire' Karima a Milano, ma un agente che l'ha incontrata e che poi, poco convinto, l'avrebbe indirizzata a Lele Mora. Un teste di cui non si conosce il nome ma che lo stesso Emilio Fede ha incontrato in un ristorante e del quale ha registrato la ricostruzione dei fatti. Ora 'bobina' registrata e trascrizione sono nelle mani dei magistrati. Mentre la Procura di Milano si prepara a chiedere il rinvio a giudizio per Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, indagati per induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile, il direttore del Tg4 convoca stampa e tv per presentare la sua verita' e smontare le accuse che gli sono state rivolte. Affiancato dai suoi legali, Nadia Alecci e Gaetano Pecorella, a sorpresa il giornalista 'tira fuori' un teste fino ad oggi non raggiunto dalle indagini, una persona che probabilmente non aveva nessuna voglia di finire nel mezzo di un'inchiesta come quella su Ruby, e che rappresenta il primo contatto della giovane Karima a Milano nel gennaio del 2010, quando la ragazza cercava lavoro nel mondo dello spettacolo come danzatrice del ventre. Lui l'avrebbe contattata e incontrata. Poi, poco convinto, l'avrebbe indirizzata da Mora. Questo almeno avrebbe raccontato questo agente a Fede che, a sua volta, ha presentato quanto raccolto ai magistrati. "Non c'e' stato alcun interessamente di Fede in questa fase, ne' nell'arrivo di Ruby a Milano ne' nella conoscenza di Mora", spiega Gaetano Pecorella. (segue)