Unicredit: domani riunioni su governance, verso presidenza italiana (2)
Finanza
(Adnkronos) - Il vicepresidente Fabrizio Palenzona, uomo forte della Fondazione Crt, si e' detto indisponibile alla carica, tramite un portavoce. Non e' pero' certo che si trincererebbe dietro un ostinato rifiuto, se i soci gli chiedessero di assumersi l'onere della presidenza. I precedenti non mancano, anche recenti. Palenzona, uomo dalle mille relazioni, in banca conta sempre di piu', anche perche' la Fondazione Crt, dopo l'aumento di capitale, ha accresciuto il proprio peso nell'azionariato: detiene direttamente il 3,34% ed e' prestatore per un ulteriore 0,51%,. La Fondazione Crt e' molto attiva nell'alta finanza italiana e ha contatti ramificati. Effeti, che detiene il 2,26% delle Generali, vede uniti, al 50% ciascuna, Fondazione Crt e Ferak, i cui soci sono gli Amenduni (Acciaierie Valbruna), Veneto Banca, Finint, Zoppas e Palladio Finanziaria, protagonista in questi giorni della partita su Premafin-Fonsai. Il primo azionista di Unicredit e' Aabar Luxembourg, controllata nel Granducato della Aabar Investments di Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti), al 6,5%, mentre la Banca Centrale Libica non ha ancora comunicato a quanto ammonta la propria partecipazione dopo l'aumento di capitale (4,98% pre aumento). La Libyan Investment Authority ha comunicato la settimana scorsa di essersi diluita all'1,25%.