8 marzo: Pd al San Camillo, in reparto maternita' 20 medici contro i 30 del 1997
Cronaca
Roma, 8 mar. - (Adnkronos) - In occasione della festa della donna, i consiglieri regionali del Pd del Lazio hanno fatto visita ai reparti Maternita', Sportello Donna e Servizio Dh-194 dell'ospedale San Camillo Forlanini di Roma. Sollecitata dallo stesso staff della struttura ospedaliera, la visita aveva lo scopo di porre l'accento su quelli che sono i disagi e le problematiche causate dai tagli alla sanita' laziale. Tra i problemi segnalati, il rischio chiusura per lo Sportello Donna, un progetto promosso dall'azienda ospedaliera San Camillo Forlanini e dalla cooperativa 'Be free' e primo sportello in Italia nato per offrire un servizio alle vittime di violenza. E' infatti dal mese di ottobre che le operatrici della 'Be free' non percepiscono stipendio proprio perche' nello stesso mese, e' scaduta la convenzione che permetteva alla struttura di funzionare. Quest'ultima pertanto e' alla ricerca di un finanziamento e a tal fine Oria Gargano, presidente di 'Be free', e Aldo Morrone, direttore generale del San Camillo, hanno rivolto un appello alla governatrice del Lazio, Renata Polverini, affinche' trovi dei fondi. Attualmente lo Sportello Donna beneficia solo di un finanziamento di 10mila euro da parte di Eni. Per quanto riguarda il reparto Maternita', invece, quello del San Camillo, riferisce la delegazione, ''e' il terzo per numero di nascite di tutti gli ospedali laziali. Medici e operatori sanitari, fronteggiano i tagli come meglio possono. Se nel 1997 erano in servizio 30 ginecologi piu' il primario e ognuno doveva fare circa 7 guardie ogni 30 giorni, oggi i ginecologi sono 19 piu' il primario e le guardie sono aumentate da 9 a 12''. (segue)