Cagliari: non solo supermarket, in centro storico resistono le 'buttegas'
Cronaca
Cagliari, 11 mar. - (Adnkronos) - Supermercati e hard discount hanno messo in ginocchio il commercio tradizionale, quello dei piccoli negozi e delle botteghe, in tutta la Sardegna. Piccoli paesi compresi. A Cagliari, nei quartieri residenziali, non si trova piu' il vecchio 'negozietto sotto casa', quella bottega che, a conduzione familiare, invece sopravive, e bene in centro storico, nei quartieri di Marina, Castello e Stampace. Certo e' che la frenesia della vita moderna induce a scegliere per comodita' e risparmio di tempo, un supermarket dove si trova di tutto, dal pane alle batterie d'auto, dai fiori alla cartolibreria. Ma resistono, puntando sulla qualita', alcune 'buttegas', i 'negozietti sotto casa', dove certo non domina la convenienza, ma sicuramente la qualita'. Ed e' su quest'ultima che puntano i commercianti della citta' vecchia. Trovare il pane fresco e caldo del forno familiare, o il carasau di Fonni, la bottarga di Cabras, le famose uova di muggine essicate, le uova o il pollo ruspante allevato in cortile, la carne macellata fresca e magari dei paesi del'hinterland o il maiale di Barbagia allevato allo stato brado, il pesce del golfo, o 'su casizzolu', formaggio confezionato a mo' di caciocavallo di Santulussurgiu, o il vino di Terralba, non e' impresa impossibile tra le stradine strette di Castello, Marina o Stampace. Basta girare tra i profumi dei ristoranti che si riforniscono dai 'grossisti' di fiducia che arrivano in citta' dai paesi del'interno a scaricare meri pregiate: e allora, appesi come si usava un tempo alle volte ed ai soffitti della bottega 'La Vecchia Cagliari' si vedono penzolare i prosciutti di Desulo, le salsicce secche di Budduso', il vino bovale di Marrubiu o di Terralba, il 'casizzolu' di Santu Lussurgiu e spesso, quando arriva, anche il pecorino classico fatto dal pastore. (segue)