Rifiuti: Italia Nostra Roma, Pecoraro si dimetta per manifesto fallimento
Cronaca
Roma, 12 mar. - (Adnkronos) - "Italia Nostra Roma, dopo 57 anni di difesa instancabile, giorno per giorno, della 'Citta' Eterna', avendo sempre affrontato venti e marosi pur di cercare di salvare la sua grandezza tante volte messa in pericolo, dopo otto mesi di inconcludenti istruttorie affidate con pieni poteri al Commissario Giuseppe Pecoraro, per trovare la soluzione successiva alla chiusura della discarica di Malagrotta, avendo egli indicato due siti provvisori quello di Corcolle e quello di Riano Flaminio e avendo infine previsto come destinazione finale l'inceneritore di Pizzo del Prete, ritiene di far sentire alta la propria voce". E' quanto dichiarato da Italia Nostra, l'associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della nazione, presieduta da Carlo Ripa di Meana. "Il commissario si e' affidato a pareri a dir poco controversi e lacunosi di due ingegneri - prosegue il comunicato dell'associazione - l'ingegner Sorrentino e l'ingegner Moretti. Giovedi' 8 marzo 2012, alla Conferenza dei Servizi per Corcolle, la sua proposta e' franata: respinta dal sottosegretario Roberto Cecchi del ministero per i Beni Culturali, dal direttore regionale Federica Galloni e dalle soprintendenze statali competenti". "Dopo il no rotondo della Provincia di Roma rinnovato oggi dal presidente Nicola Zingaretti - prosegue Italia Nostra - dopo il no del Consiglio Superiore dei Beni Culturali nella persona del suo presidente Andrea Carandini, dopo il no dell'Autorita' di Bacino e dopo il no del sindaco di Roma, Gianni Alemanno del 16 settembre 2011, nel cui territorio si trova la cava di Corcolle. Mentre in Europa con l'Accademia di Francia e negli altri continenti con le firme di oltre 3mila archeologi e l'Unesco che ha minacciato di ritirare la sua denominazione di sito di interesse per l'intera umanita', e' montata la protesta". (segue)