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Cassazione: quando sono salvi i punti patente, piu' garanzie per chi e' al volante

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Cronaca

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Roma, 13 mar. (Adnkronos) - Piu' garanzie per gli automobilisti che, insieme alla multa, si vedono decurtare i punti della patente in seguito ad una infrazione del Codice della strada. Lo ha stabilito la Cassazione a sezioni unite civili, stabilendo che "in tema di sanzioni amministrative conseguenti a violazioni del Codice della strada che comportino la previsione dell'applicazione della sanzione accessoria della decurtazione ei punti della patente di guida, il destinatario del preannuncio della decurtazione - di cui deve essere necessariamente fatta menzione nel verbale di accertamento - ha interesse e quindi puo' proporre opposizione davanti al giudice di pace, ai sensi dell'art. 204 bis Cds - onde fare valere anche vizi relativi alla sanzione amministrativa accessoria, senza necessita' di attendere la comunicazione della variazione di punteggio da parte dell'Anagrafe degli abilitati alla guida". Alla luce di questo principio, la Suprema Corte ha accolto il ricorso di un automobilista della provincia di Lecce, Giovanni C., contro l'ordinanza ingiunzione del prefetto di Lecce (aprile 2004) che, oltre alla multa, aveva disposto la decurtazione dei punti della patente dell'automobilista. Come ricostruisce la sentenza 3936, la Polizia municipale di Castrignano del Capo non aveva contestato immediatamente l'infrazione al Cds a causa dell'elevata velocita' del veicolo. Da qui il ricorso dell'automobilista anche alla luce della sentenza della Corte Costituzionale che ha stabilito che i punti della patente sono salvi se non viene identificato chi e' alla guida al momento dell'infrazione. Piazza Cavour ha cosi' accolto il ricorso dell'automobilista dichiarando la "non assoggettabilita'" di Giovanni C. alla "decurtazione del punteggio".

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