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Palermo: Faraone (Pd), partita inquinata, garanti annullino primarie

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Politica

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Palermo, 13 mar. - (Adnkronos) - "In questa partita io non dovevo vincere, neppure moralmente. Se ci sono stati atti e fatti che hanno impedito il libero e il democratico svolgimento delle primarie questi sono stati compiuti a mio esclusivo danno. Una mia vittoria, infatti, avrebbe provocato un terremoto politico a Palermo, alla Regione siciliana e persino a livello nazionale''. Ha esordito cosi' Davide Faraone (Pd), candidato alle primarie del centrosinistra del 4 marzo a Palermo, questo pomeriggio davanti alla commissione dei garanti a cui nei giorni scorsi si e' rivolto per essere ascoltato. ''Ho la certezza - ha aggiunto - di aver partecipato a una partita inquinata. Insieme ai miei ragazzi ce ne siamo accorti subito, ma siamo andati avanti con piu' forza e mai abdicando alla nostra liberta' e al nostro coraggio. Anche perche' piu' gli altri giocavano sporco, piu' capivamo che ci mancava un centimetro alla vittoria. Nel primo tempo della partita - ha spiegato - Faraone - abbiamo assistito al primo fallo: il finanziamento, dimostrato dalle dichiarazioni dello stesso beneficiario del bonifico, a un competitore che ha di fatto stravolto un regime di par condicio e di accesso trasparente alle risorse economiche; nel secondo tempo la seconda scorrettezza: stravolgendo le regole della partita in corso, abbiamo subito la schedatura, unico esempio in Italia, dei migranti che avevano gia' annunciato di sostenermi, impedendo cosi' a piu' di 2 mila extracomunitari con regolare permesso di soggiorno di recarsi al gazebo cosi' come avevano fatto alle Primarie del 2007''. (segue)

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