Cinema: Igor D'India, un mese al buio in una grotta per raccontare le paure dell'uomo (2)
Spettacolo
(Adnkronos) - L'intera avventura di Igor D'India sara' raccontata dallo stesso filmaker, quasi quotidianamente, attraverso due videocamere che fungeranno da diario e serviranno a registrare delle clip video. Il registrato sara' spedito in superficie tramite un sistema di carrucole e caricato da dei collaboratori sul sito www.igordindia.it/myblog. Nel corso dell'avventura che lo vedra' coinvolto a Monte Pellegrino, il filmmaker sara' circondato da uno staff formato da un medico, un dietologo, un fisioterapista e uno psicologo. Al team il compito di monitorare a distanza la salute del documentarista, che non e' mai stato in una grotta, se non per qualche ora. "Non voglio battere alcun record - dice- ma vivere un'altra esperienza con il fine di creare un altro documentario che sara' pubblicato entro l'anno". D'India portera' con se' "solo da leggere e scrivere per concentrarmi al massimo sul fattore solitudine in assenza di azione. Non scappo dalla realta', voglio viverla al meglio. In caso di emergenza, potro' comunque contattare via radio il Soccorso alpino speleologico 24 ore su 24 per richiedere un'eventuale intervento". Intanto, in questi giorni il ventisettenne palermitano si sta preparando "con una dieta particolare -spiega- e facendo esercizi di respirazione contro lo stress. Psicologicamente mi sento pronto, poi vedremo cosa riusciro' effettivamente a concludere". Igor D'India non e' nuovo a prove di questo tipo. Recentemente ha presentato e caricato on line 'Oreto the urban adventure', un percorso a piedi in acqua, dalla foce alla sorgente del fiume che attraversa il capoluogo siciliano. Nell'estate del 2011, invece, e' salito agli onori delle cronache seguendo in bicicletta e in senso inverso - da Marsala a Torino - i 2100 chilometri di percorso dei Mille che accompagnarono Giuseppe Garibaldi e contribuirono all'unita' d'Italia.