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Libri: le ombre di Togliattigrad nel thriller di Giacomo Wannenes

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Cultura

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Firenze, 26 mar. - (Adnkronos) - Il sospetto di tangenti dietro all'accordo di Togliattigrad, che porto' la Fiat a produrre auto in Unione Sovietica. La misteriosa fine di tre dirigenti torinesi coinvolti nell'operazione. E ancora, luci ed ombre della Russia di Boris Eltsin dopo il crollo dell'Urss: il traffico di uranio con i paesi arabi, il piano per vendere la Siberia, i complotti del Kgb. Un thriller in uscita ad aprile e destinato a far discutere scava nel passato della terra di Putin per portare a galla molti segreti. Intitolato ''Russia all'incanto. Il romanzo verita' su Togliattigrad'' (Mauro Pagliai Editore Firenze, pp. 336, euro 12) e scritto da Giacomo Wannenes, l'antiquario milanese che gia' nel 2000 aveva denunciato i misfatti del mondo dell'arte nel best seller ''Vanity art'' (elogiato dal ''Times'' e da ''Le Monde'', tradotto in Francia e Giappone), il libro e' una spy story basata su fatti reali. Quando il Partito Comunista decise di aprire le frontiere sovietiche all'industria automobilistica, la costruzione degli stabilimenti venne affidata alla Fiat. L'azienda torinese inizio' la produzione a Stavropol sul Volga, che nel 1964 fu ribattezzata Tolyatti (in Italia era chiamata ''Togliattigrad'') in onore dello storico segretario del Pci. La fabbrica russa ''AvtoVaz'' inizio' cosi' a produrre i suoi modelli esportati in tutto il mondo, tra i quali la celebre Ziguli'. Ma molte ombre permangono intorno al patto tra l'Urss e l'Italia, che riusci' a passare avanti ad altri paesi interessati all'appalto, come il Giappone. Wannenes, che per lavoro ha percorso la Russia in lungo e in largo, ha attinto alla sua esperienza e ai racconti dei molti personaggi influenti che ha conosciuto, tra cui il corrispondente di un importante periodico italiano che preferisce non nominare: ''Negli anni '80 di Gorbaciov ho assistito alla nascita della stampa libera e al crollo di molte barriere. Ma ho paura che parlare di certi argomenti sia ancora un tabu'''.

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