Cerca
Cerca
+

Cassazione: botte a figlia che non impara Corano, confermata condanna 'padre padrone'

default_image

Cronaca

  • a
  • a
  • a

Roma, 30 mar. - (Adnkronos) - La Cassazone ha convalidato una condanna per maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti di un marocchino residente a Ravenna che dava botte alla figlia 12enne perche' non era in grado di ripetere a memoria i versi del Corano. Secondo la suprema Corte, che ha dichiarato inammissibile il ricorso dell'immigrato, e' da escludere qualsiasi "finalita' educativa" in un comportamento di questo tipo. In questo modo la sesta sezione penale ha convalidato la decisione della Corte d'Appello di Bologna del 2 marzo 2010. Inutile il ricorso dell'uomo in Cassazione volto a dimostrare che i fatti si sarebbero svolti "per finalita' educative in un contesto culturale e famigliare di carattere rigidamente patriarcale". Piazza Cavour ha bocciato la tesi difensiva e ha evidenziato che e' piu' che mai necessario creare uno "sbarramento invalicabile contro l'introduzione nella societa' civile di consuetudini, prassi e costumi antistorici rispetto ai risultati ottenuti nell'ambito dell'affermazione e della tutela dei diritti inviolabili della persona, in quanto tale cittadino o straniero che sia".

Dai blog