Delitto Rea, esame Dna per due macedoni
Cronaca
Teramo, 30 mar. (Adnkronos/Ign) - Si è svolta oggi l'udienza del processo con rito abbreviato a Salvatore Parolisi, il caporal maggiore dell'esercito accusato di avere ucciso la moglie Melania Rea. Al termine della deposizione dei tre testimoni indicati dalla difesa dell'uomo, la Procura di Teramo ha indicato come testimoni da ascoltare in controprova un conduttore di cane molecolare e due cittadini macedoni. Le loro deposizioni avverranno nella prossima udienza fissata per il 30 maggio prossimo. Il giudice di Teramo Marina Tommolini ha disposto che durante la prossima udienza ai macedoni verrà chiesta anche la disponibilità per un prelievo di Dna. I due lavoravano nelle vicinanze del punto in cui scomparve Melania Rea e un cane molecolare fiutò tracce della donna nei pressi della loro automobile. Parolisi oggi è arrivato in Tribunale a Teramo a bordo di un furgone della polizia penitenziaria. Presenti in Tribunale anche i familiari di Melania, il padre, la madre, lo zio e il fratello accompagnati dal loro legale Mauro Gionni. In aula sono stati ascoltati il 17enne che sostiene di aver visto un uomo vestito di scuro al pianoro di colle San Marco, dove Parolisi dice di essere stato insieme alla moglie e alla figlia Vittoria. Il testimone però non è stato in grado di indicare l'ora precisa, ma un arco temporale tra le 10 e le 17. Il secondo testimone è una vedetta del battaglione Chieti che il giorno dell'omicidio di Melania Rea non vide l'automobile di Parolisi passare a Ripe di Civitella, luogo in cui venne ritrovato il cadavere di Melania e in cui la donna è stata massacrata con 35 coltellate. Il terzo testimone invece è il conduttore del cane molecolare che prima del ritrovamento di Melania fiutò le sue tracce lungo il tragitto che Salvatore dice di averle visto fare per andare in bagno dalle altalene del pianoro di Colle San Marco. Il giudice Tommolini stamani non ha ammesso gli atti prodotti dalla Procura dopo la concessione del rito abbreviato condizionato. Intanto è stata fissata per il 13 luglio prossimo l'udienza in cui verrà discussa la perizia medico-legale sulla morte di Melania. Il gip ha conferito l'incarico peritale alla genetista Sara Gino e al medico legale Gianluca Bruno. La richiesta della nuova perizia era stata fatta dalla difesa di Parolisi. Stamane in aula le altre parti, affiancate dai loro consulenti, hanno integrato i quesiti da porre ai due esperti. I periti si incontreranno a Torino l'11 maggio. Oltre alla genetista Gino e al medico legale Bruno, parteciperanno alle operazioni tutti i periti di parte. Per la Procura sarà presente Adriano Tagliabracci, per la difesa Lorenzo Varetto e Emiliano Giardina mentre per la parte civile ci saranno Francesco Introna e Marina Baldi. I periti hanno il compito di analizzare nuovamente ora, dinamica, tempistica e arma dell'omicidio di Melania Rea. Per farlo potranno analizzare sia gli atti già redatti che quanto prelevato dal cadavere di Melania. I periti avranno poi tre mesi di tempo per depositare la loro relazione che verrà discussa dalle parti nell'udienza del 13 luglio prossimo. "Voglio solo giustizia per quanto è successo. Non voglio parlare ancora di Salvatore perché quello che mi interessa è che venga chiarita la verità'' ha detto Michele Rea uscendo dall'aula del Tribunale.