Criminalita': anziano ucciso durante rapina a Catania, due arresti a Verona/I precedenti
Cronaca
Roma, 30 mar. - (Adnkronos) - Sono stati arrestati a Verona mentre stavano per lasciare il territorio italiano i due presunti responsabili della rapina e dell'omicidio di Orazio Di Bella, il 79enne trovato morto nella serata di giovedi' 22 marzo in un appartamento di via Torretta, nella frazione Pennisi di Acireale. Si tratta di due romeni, padre e figlio. Il cadavere dell'anziato era stato trovato dai vigili del fuoco, chiamati ad intervenire dai parenti che da giorni non ne avevano notizie. Il corpo, riverso sul pavimento, presentava vistose ferite al capo e l'abitazione era a soqquadro, palesemente rovistata. Violenze che si ripetono nel tempo. Veri e propri commando che agiscono in stile 'Arancia Meccanica' e che riportano il tema della sicurezza in primo piano. L'ultima vittima di una serie di rapine efferate e' stato Ausonio Zappa, di 81 anni, ridotto in fin di vita nella sua villa la notte del 27 marzo a Bagnaia, in provincia di Viterbo. L'uomo, fondatore della nuova accademia belle arti di Milano e di quella di Viterbo, e' stato ricoverato in coma irreversibile stazionario all'ospedale Bagnaia di Viterbo. Non ci sono testimoni di quanto accaduto ma secondo quanto ricostruito al momento la vittima sarebbe stata preso a pugni in faccia dai rapinatori fino a essere ridotto in fin di vita. Quattro romeni sono stati arrestati con l'accusa di rapina aggravata, sequestro di persona e tentato omicidio. Neanche un mese prima, il 2 marzo scorso a Ramazzano, in provincia di Perugia, la vittima fu Luca Rosi, bancario perugino trentottenne. Con le mani legate dietro la schiena voleva solo provare a difendere la sua fidanzata ma e' stato brutalmente ammazzato. Ora i tre banditi ritenuti i suoi assassini sono tutti dietro le sbarre. Solo un mese prima, nella notte fra il 2 ed il 3 febbraio, nella stessa zona, nella frazione perugina di Resina, una donna di 54 anni era stata violentata da uno dei due rapinatori che armati di una pistola e un fucile, col volto travisato e accento dell'Est Europa, avevano fatto irruzione nella villa dove si trovava anche la nipote di 14 anni della vittima. (segue)