Sanita': il pacemaker che fa dimagrire gli obesi, a Pisa al via primi test (2)
Cronaca
(Adnkronos Salute) - Il pacemaker, una volta impiantato e attivato, rileva quando una persona consuma cibo o bevande e invia una serie di impulsi elettrici allo stomaco, che inducono la necessita' di ingerire quantita' di cibo ridotte per la presenza di una sensazione di sazieta'. La stimolazione ad alta frequenza della parete dello stomaco aumenta infatti il senso di pienezza che gia' di per se' una persona avverte quando assume cibo o liquidi. L'effetto finale e' di ridurre il volume di alimenti ingeriti. L'unico impegno da parte dei pazienti portatori di pacemaker gastrico e' di rispettare l'orario di assunzione dei pasti, dal momento che lo stimolatore invia segnali al di fuori delle fasi prandiali. La stimolazione gastrica e' personalizzata su ciascun paziente e il sistema contiene dei rivelatori destinati a tenere traccia del consumo energetico e dell'attivita' fisica effettuata, monitorando i progressi di un paziente verso l'obiettivo della perdita di peso. Il pacemaker si propone come ulteriore arma per i camici bianchi impegnati nella lotta all'epidemia di obesita' che sta 'contagiando' diversi Paesi: entro il 2015 si stima che ben 2,3 miliardi di persone saranno in sovrappeso, ricordano gli esperti dell'ospedale pisano, e 700 milioni saranno obesi. Il segmento in piu' rapida crescita e' proprio quello degli XXL patologici. Gli oversize sono a maggior rischio per alcune delle principali cause di morte prematura, fra cui il diabete di tipo 2 (il 90% delle persone che soffrono di questa patologia e' in sovrappeso), la malattia coronarica (per la quale l'obesita' e' riconosciuta come fattore di rischio), l'ictus (un recente studio ha rilevato che l'obesita', in uomini di mezza eta', puo' aumentare il rischio), il cancro (recenti studi dimostrano che essere obesi aumenta il rischio di tumori a seno, utero, colon, rene ed esofago). Per non parlare dei costi diretti per i sistemi sanitari che schizzano alle stelle. In uno studio, solo per gli Usa si e' stimata una spesa di oltre 100 miliardi di dollari l'anno.