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Salute: cure alternative per 14,5% italiani, appello a Monti per legge quadro

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Salute

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Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - "Il 14,5 % degli italiani ricorre alle medicine non convenzionali". Lo sottolinea lo psichiatra Paolo Roberti di Sarsina, fondatore della onlus Associazione per la medicina centrata sulla persona, che lancia un appello al governo Monti per una legge quadro ad hoc. In occasione della Giornata internazionale di medicina antroposofica in memoria di Giuseppe Leonelli, pioniere in Italia della disciplina fondata da Rudolf Steiner all?inizio del XX secolo, si sono infatti riuniti a Bologna nei giorni scorsi i massimi esponenti del settore, italiani e stranieri, per richiamare l'attenzione sui temi delle medicine non convenzionali, sempre più diffuse tra la popolazione ma ancora troppo poco considerate a livello istituzionale, sanitario e accademico. "Le ricerche sulla qualità dell'assistenza sanitaria condotte negli Stati Uniti, in Europa e in Italia - dice Roberti di Sarsina, presidente della onlus - mostrano che le priorità dei pazienti sono l'umanizzazione e la personalizzazione dei trattamenti, e la necessità di avere informazioni adeguate per una libera scelta del proprio percorso di salute: esattamente le linee-guida seguite dalle medicine non convenzionali, che si basano su una visione olistica e su un trattamento personalizzato del paziente". Al convegno di Bologna è stato fatto il punto sulla diffusione delle medicine non convenzionali. In Italia le utilizza il 14,5% della popolazione (Eurispes 2012). I medici italiani prescrittori di medicinali omeopatici e antroposofici sono oltre 20.000. Nel settore omeopatico e antroposofico operano 30 aziende, che globalmente impiegano oltre 1.200 dipendenti. "L'Italia - sottolinea l'associazione in una nota - è il terzo mercato europeo dopo Francia e Germania. Nel 2007 la spesa per le cure con medicinali omeopatici e antroposofici è stata di circa 300 milioni di euro". E attraverso l'Iva, l'Ires e l'Irap, il gettito dello Stato nel 2007 è stato di 40 milioni di euro. "Poiché né i medicinali né le visite dai professionisti delle medicine non convenzionate gravano sul bilancio dello Stato - prosegue Roberti di Sarsina - il comparto ha fornito un attivo netto a favore dello stato italiano, escluso il risparmio sulle visite mediche, di 40 milioni di euro". Cifre di tutto rilievo, quindi, e in costante aumento, a riprova della progressiva attenzione e fiducia del cittadino nei riguardi di questi tipi di cura, percepiti come più rispettosi della sua individualità complessivamente intesa, psiche e corpo insieme. "Ciò nonostante - ha denunciato al convegno di Bologna il senatore Daniele Bosone, vicepresidente della Commissione Sanità del Senato e relatore del disegno di legge di regolamentazione sulle medicine non convenzionali - in Italia il settore è ancora privo di una legge quadro di riferimento", da tempo in vigore nella maggioranza dei Paesi europei. La Giornata è stata dunque occasione, per gli studiosi e gli esperti delle medicine tradizionali e non convenzionali, per invocare quell?insieme di normative indispensabili per fare coesistere nella sanità italiana sistemi di cura diversi da quelli della biomedicina, tra i quali il cittadino possa liberamente scegliere. Intanto, l'attività dell?associazione prosegue con un appuntamento dedicato alla medicina tibetana. Venerdì 16 marzo alle ore 21, al Centro Studi SoWen a Milano, Elio Guarisco dell'Istituto internazionale Shang-Shung per gli studi tibetani presenterà il libro di Namkhai Norbu 'Guarire con il Fuoco: un manuale pratico sulla Moxibustione Tibetana'. Verranno raccolti fondi a sostegno del popolo tibetano. Ingresso libero (per informazioni 02/40098172).

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