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Sanità: infermieri verso sciopero, servono risorse per contratto

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Roma, 24 gen. (AdnKronos Salute) - Infermieri italiani verso lo sciopero generale: è stato richiesto al ministro del Lavoro il tentativo di conciliazione previsto dalla legge e ora si tratta solo di aspettare la convocazione. Lo rende noto il sindacato degli infermieri Nursing Up, che ha proclamato nei giorni scorsi insieme all'altro sindacato autonomo di categoria Nursind, lo stato di mobilitazione di categoria al livello nazionale per il rinnovo del contratto di lavoro. Alla protesta che mette a rischio paralisi gli ospedali italiani si arriva "nonostante l'organizzazione sindacale Nursing Up abbia più volte sollecitato un confronto sulle legittime richieste dei professionisti sanitari, ormai sempre più vessati dalle gravi problematiche che affliggono il Ssn", si legge in una nota. "Nursing Up ha diramato un appello alla base affinché si tengano pronti per le azioni di lotta sindacale che saranno necessarie a ottenere quello che gli infermieri si aspettano", annuncia Antonio De Palma, presidente del sindacato che contesta le direttive date, dal Governo e dal comitato di settore all'Aran, sul rinnovo in corso del contratto nazionale del comparto sanità. "Tali direttive - aggiunge - non consentono all'Aran, nella sostanza, di condividere a livello contrattuale innovazioni e/o riconoscimenti che comportino impegni di spesa inevitabilmente maggiori rispetto a quelli già stabiliti dall'esecutivo, tanto è vero che, nell'ambito delle attuali trattative, quest'ultima ha più volte ribadito di non essere in grado di accogliere alcuna richiesta di parte sindacale che comporti impegni di spesa superiori rispetto alle scarsissime risorse previamente messe a disposizione del contratto. Per quanto ci riguarda è finito il tempo delle nozze con i fichi secchi. Senza risorse economiche aggiuntive per gli infermieri non si può rinnovare il contratto". E' "del tutto evidente - continua il presidente Nursing Up - che la limitazione posta all'Aran da parte del comitato di settore e, per quanto di competenza dal Governo, non consente a quest'ultima di dare risposte favorevoli alle richieste che noi abbiamo posto e pertanto, su tali citate problematiche, rende aprioristico e inutile il tavolo di confronto attualmente aperto, relativo al rinnovo del Ccnl sanità triennio 2016/2018". L'Aran "non potrà dare in alcun modo risposte concrete ai problemi rappresentati dagli infermieri attraverso di noi senza che Governo e comitato di settore adottino, ognuno per quanto di propria competenza, immediatamente e comunque prima della chiusura delle trattative in corso, proprie direttive 'specifiche ed integrative' finalizzate ad affrontare la materia oggetto delle doglianze infermieristiche e delle altre professioni sanitarie non mediche", conclude.

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