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Emofilia, campagna #LimitiZero OMaR lancia il concorso a premi

L'iniziativa prevede tanti gadget e un viaggio per due persone per chi partecipa alla campagna social. Lo spot, visibile sul sito www.limitizero.it, ha già superato le 20 mila visualizzazioni su Youtube

Maria Rita Montebelli
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Dopo il successo dello spot #LimitiZero arriva il concorso a premi a dare maggior forza alla campagna social #LimitiZero dedicata all'emofilia, ma rivolta a tutta la cittadinanza. L'iniziativa lanciata dall'Osservatorio Malattie Rare, testata giornalistica on line dedicata alle malattie rare, con il contributo incondizionato di Swedish Orphan Biovitrum (Sobi) e con la partnership di FedEmo, Fondazione Paracelso e Aice e nasce con l'obiettivo di stimolare la riflessione dei giovani su cosa rappresenta per loro il concetto ‘LimitiZero'. Lo spot, presentato l'11 gennaio scorso durante il Festival Internazionale ‘Uno Sguardo Raro' racconta la nuova immagine dell'emofilia, costruita grazie al lavoro di un gruppo di ragazzi con emofilia e dei loro amici, insieme all'Istituto europeo di Design (Ied) di Milano. Il video, ha già superato le ventimila visualizzazioni su Youtube. E ora parte anche il concorso volto a premiare i contributi originali alla campagna di comunicazione #LimitiZero, attraverso la quale si richiede a tutti, malati rari e non, di contribuire con una foto o un video per raccontare cosa nella propria vita è #LimitiZero. Tutti i contributi parteciperanno all'estrazione di numerosi gadget e di un viaggio per due persone in una città italiana a scelta del vincitore. I contributi possono essere pubblicati sui propri account Twitter e Instagram con l'hashtag #LimitiZero oppure possono essere pubblicati sul proprio profilo facebook in modalità pubblica (selezionando l'opzione di privacy ‘tutti') e taggando gli account ufficiali di LimitiZero: FACEBOOK: https://www.facebook.com/LimitiZero TWITTER: https://twitter.com/Limiti_Zero INSTANGRAM: https://www.instagram.com/emofilialimitizero L'emofilia è una rara malattia della coagulazione che in Italia colpisce circa 5 mila pazienti per lo più maschi e fino 40-50 anni fa nascere con questa malattia significava avere una qualità di vita ridotta da numerose limitazioni. “Oggi grazie alla terapia di profilassi e ai farmaci a emivita prolungata i ragazzi possono praticare sport, viaggiare serenamente e pianificare il futuro come tutti i loro coetanei – spiega Ilaria Ciancaleoni Bartoli, direttrice dell'Osservatorio Malattie Rare – a patto naturalmente di seguire correttamente il proprio piano terapeutico e i consigli del proprio medico”. (EUGENIA SERMONTI) Tutte le informazioni sul concorso su: www.limitizero.it

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