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'Epidemiologia e Biostatistica' Master alla Cattolica di Roma

Programmazione di studi epidemiologici, raccolta, analisi e valutazione dei dati nell'ambito delle organizzazioni sanitarie: questi gli argomenti dell'offerta formativa. Iscrizioni fino al 7 novembre 2018

Maria Rita Montebelli
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Al via la nuova edizione del master universitario di secondo livello in 'Epidemiologia e Biostatistica' dell'Università Cattolica di Roma rivolto a partecipanti interessati a lavorare nell'ambito delle aziende sanitarie e degli enti, pubblici e privati, che svolgono attività di ricerca in campo epidemiologico e di tutte le aziende industriali e dei servizi operanti nel settore biomedico. Il master universitario di secondo livello ha la durata di un anno accademico per complessivi 60 crediti, pari a 1500 ore. C'è tempo fino al 7 novembre 2018 per iscriversi. Il calendario didattico si articolerà in lezioni frontali e sessioni pratiche esercitative; le lezioni si svolgeranno presso l'aula B degli Istituti Biologici della Facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore a partire dal 28 gennaio 2019. “La rilevazione sullo sviluppo di carriera dei partecipanti alle edizioni 2014/15 e 2015/16 ha messo in luce che il 60 per cento degli studenti che non avevano una posizione lavorativa all'inizio del corso ne ha ottenuta una dopo il conseguimento del titolo – spiega Stefania Boccia, docente presso l'Istituto di Sanità pubblica dell'Università Cattolica e direttore scientifico del master - Ugualmente, tra i lavoratori, la stessa percentuale ha avuto un'evoluzione di carriera. Inoltre, il 93 per cento dei candidati ha comunque identificato nel master uno strumento utile ad acquisire la possibilità di una progressione di carriera”. Questo è possibile perché il master conferisce agli studenti la possibilità di comprendere come utilizzare gli strumenti dell'epidemiologia e della biostatistica in campi attuali della ricerca clinica e dei servizi sanitari come quelli della diagnosi e della prognosi, delle malattie infettive e cronico-degenerative, della genetica, ambientale, nutrizionale, della valutazione degli esiti e delle tecnologie sanitarie, dell'utilizzo dei big data. “Infine - conclude Boccia - la prova finale riguardante la pianificazione e conduzione di un proprio progetto di ricerca aiuta gli studenti a consolidare le proprie conoscenze e consente loro di lavorare anche nell'ambito di rinomate strutture sanitarie con cui sono in atto convenzioni”. (EUGENIA SERMONTI) Informazioni:  https://offertaformativa.unicatt.it/master-epidemiologia-e-biostatistica

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